La Valigia di Carta

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Titolo: Un tè a Chaverton House
Autore: Alessia Gazzola
Editore: Garzanti  (15 marzo 2021)
Giudizio: 💗💗💗💗💗

"Mi chiamo Angelica e questa è la lista delle cose che avevo immaginato per me: un fidanzato fedele, un bel terrazzino, genitori senza grandi aspettative. Peccato che nessuna si sia avverata. Ecco invece la lista delle cose che sono accadute: lasciare tutto, partire per l'Inghilterra e ritrovarmi con un lavoro inaspettato. Così sono arrivata a Chaverton House, un'antica dimora del Dorset. Questo viaggio doveva essere solo una visita veloce per indagare su una vecchia storia di famiglia, e invece si è rivelato molto di più. Ora zittire la vocina che lega la scelta di restare ad Alessandro, lo sfuggente manager della tenuta, non è facile. Ma devo provarci. Lui ha altro per la testa e anche io. Per esempio prepararmi per fare da guida ai turisti. Anche se ho scoperto che i libri non bastano, ma mi tocca imparare a memoria i particolari di una serie tv ambientata a Chaverton. La gente vuole solo riconoscere ogni angolo di ogni scena cult. Io invece preferisco servizi da tè, pareti dai motivi floreali e soprattutto la biblioteca, che custodisce le prime edizioni di Jane Austen e Emily Brontë. È come immergermi nei romanzi che amo. E questo non ha prezzo. O forse uno lo ha e neanche troppo basso: incontrare Alessandro è ormai la norma. E io subisco sempre di più il fascino della sua aria da nobiltà offesa. Forse la decisione di restare non è così giusta, perché io so bene che quello che non si dovrebbe fare è quello che si desidera di più. Quello che non so è se seguire la testa o il cuore. Ma forse non vanno in direzioni opposte, anzi sono le uniche due rette parallele che possono incontrarsi". 





Recensione


Non tutto ha una spiegazione. Soprattutto le cose che proviamo…e che non riusciamo a controllare.



Una storia delicata ed elegante come un thè inglese servito in una tazza di porcellana finemente cesellata in una sala dai soffitti affrescati e dal mobilio antico e prezioso. Una storia che regala una sensazione di benessere, attimi spensierati rubati al frenetico tran tran quotidiano che consentono di abbandonarsi ad un’atmosfera fiabesca e quasi irreale.

Angelica Bentivegna è una ventisettenne milanese laureata in lingue e letterature straniere con un’ossessione per i classici inglesi che, dopo una supplenza un po' “traumatica”, sceglie di abbandonare la scuola per lavorare in un panificio, essendo molto abile con i lievitati. La chiusura del locale, però, la obbliga a cercare una nuova strada da percorrere. E se questa sboccasse in Inghilterra, dove si reca per risolvere un mistero di famiglia?



In questa pace avverto una sorta di dolce pigrizia che mi inebria. E anche se la vera ragione per cui in teoria sarei qui non svela ancora i suoi segreti, penso che rimanere valga sempre più la pena.



Un romanzo struggente ed emozionante, che vede l’intraprendente protagonista capire finalmente sè stessa mentre segue le tracce del suo bisnonno nel Regno Unito. La bellezza della campagna inglese e la splendida cornice di Chaverton House sono lo sfondo perfetto per questa ricerca delle proprie radici e per l’incontro tra due persone apparentemente agli antipodi che finiscono per essere attratte l’una dall’altra.



Non mi sembra un tipo pieno di segreti, piuttosto poco propenso a parlare di sé. […] Però …. non vorrei che fosse un chiacchierone, desidero semplicemente conoscerlo meglio.



Angelica, nel cercare il suo posto nel mondo, non disdegna alcuna esperienza, traendo da ognuna qualcosa di buono, e, a Chaverton House, non può fare a meno di lasciarsi coinvolgere dall’Estate Manager Alessandro, un quarantenne apparentemente imperturbabile che pare “fossilizzato” nel luogo, ormai rassegnato a restare lì malgrado le sue ambizioni.



Io non pretendo di conoscerti ma forse tu ti sei legato ad un mondo che….va avanti anche senza di te. E magari non ti sei dato l’opportunità di cercare una strada diversa.



Un romanzo scritto in maniera fluente e con abbondanti dosi d’ironia che edulcorano la drammaticità e la tristezza degli eventi narrati, dando alla vicenda un fascino intrinseco che permane anche dopo l’ultima pagina. Molteplici i temi affrontati, dal conflittuale rapporto coi familiari, alla precarietà del lavoro oggigiorno spina nel fianco di molti laureati, al desiderio di conoscere la propria storia e al coraggio di prendere tutto ciò che la vita ci offre.



Non mi chiedo cosa ne sarà di me, non mi importa costruirmi mattone su mattone una stanza tutta per me che alla fine si rivelerà una cella. Io sono una mina vagante, rifiuto l’ordine come stile di vita e le imprimo la direzione seguendo la scia di un dolce profumo.



Un libro che racconta due storie, che mescola passato e presente, sogni e speranze, verità e bugie a fin di bene, in un mélange dal gusto intenso e inebriante che rapisce cuore e mente.

Consigliato a chi ama gli autori inglesi e, contemporaneamente, le indagini alla Miss Marple!


 




Titolo: Panic
Autore: Lauren Oliver
Editore: Safarà Editore  (26 novembre 2015)
Giudizio: 💗💗💗💗

È arrivata una nuova estate a Carp, una cittadina senza futuro immersa nel cuore grigio di un'America sonnolenta. Ma con la fine della scuola arriva anche Panic, la competizione segreta a cui partecipano i diplomati al liceo cittadino, e come ogni anno è pronta a dissipare il torpore e scatenare i conflitti più violenti, le alleanze più inaspettate, i sentimenti più profondi. Heather, Dodge, Nat e Bishop: un gruppo di amici, una serie di prove da superare. Paura e coraggio, lealtà e tradimento, il miraggio di un primo amore, un biglietto per il futuro; la posta in gioco è altissima, e così anche il rischio. Sei pronto a giocare?





Recensione

Panic era un grande trucco di magia. I giudici erano gli illusionisti; il resto di loro era solo il pubblico stupido e che se ne restava a bocca aperta.

 

 

Premetto che ancora non ho guardato la serie televisiva edita da Amazon Prime, sempre con lo stesso titolo, Panic, però tra una pubblicità e un’altra su Youtube mi ero imbattuta nel trailer e devo dire che mi aveva molto incuriosita. Da un lato sembrava una storia dalla trama avvincente, adrenalinica, con quel pizzico di romance e misteri da scoprire; dall’altro c’era però la paura di incappare nella solita storia vista e rivista, “spacciata” per novità ma che alla fin fine era tutto fumo e niente arrosto.  

Panic si basa tutto sul gioco a sfide che i ragazzi dell’ultimo anno di liceo affrontano per poter vincere il montepremi in denaro. Sfide terribili, che possono addirittura costare la vita ai partecipanti.

Devo dire che questo incipit mi aveva molto ricordato Nerve, il romanzo di Jeanne Ryan da cui era stato tratto anche un film nel 2016 e che mi aveva davvero, davvero deluso.

Panic, dal trailer sembrava somigliare molto a Nerve, appunto, ma ho azzardato (complice il fatto di penuria di nuovi libri) e…? Come sarà andata? Scopriamolo insieme!

Una delle nostre protagonista è Heather, una ragazza a cui sta stretta la vita a Carp, una cittadina dove non succede mai niente, dove tutti si conoscono e dove ci sono ben poche possibilità di costruirsi un qualcosa. Ha molte insicurezze verso sé stessa e la necessità di voler essere amata da qualcuno, a causa del rapporto difficile che ha con sua madre. Heather, infatti, vive in una roulotte con la sua sorellina Lily e sua madre, che è quasi sempre ubriaca o sotto effetto di sostanze. Ha due migliori amici, Bishop e Nat, e l’unico ragazzo che pensava ci tenesse a lei l’ha appena mollata per una “più facile”. Tutti questi fattori la porteranno a compiere un’azione che mai si sarebbe aspettata di fare: giocare a Panic. Quel gioco in cui molti studenti hanno perso la vita, molti sono rimasti gravemente feriti e, per di più, la polizia ha bollato come “reato” e chi è beccato a partecipare rischia di finire in galera o al riformatorio.

Heather, però, vede solo una cosa: il premio. Migliaia di dollari che potrebbero cambiarle totalmente la vita, permetterle di fuggire da Carp, da sua madre, di dare una vita migliore a sua sorella.

L’altro protagonista è Dodge, un ragazzo un po’ emarginato che vive anch’egli una vita molto modesta con sua madre e sua sorella, una ragazza rimasta paraplegica a seguito di un incidente stradale giocando proprio a Panic. Convinto che l’incidente non sia stato un vero incidente, ma più una manomissione per farla perdere, Dodge è pronto a vendicare sua sorella partecipando a Panic lui stesso, e facendola pagare al fratello di quello che, ne è convinto, è stato l’autore della distruzione delle gambe di Danya. Occhio per occhio, insomma.

Le vite dei due protagonisti s’intrecciano quando Dodge, da sempre innamorato della migliore amica di Heather, Nat, aiuta le due ragazze durante una sfida di Panic. Si forma così un improbabile quartetto di amici: Dodge, Nat, Heather e Bishop.

Nat e Bishop sono proprio i due personaggi che non ho assolutamente compreso!

Nat è all’apparenza la classica ragazza perfetta, dalla vita agiata, bellissima, cui tutti muoiono dietro e che aspira a diventare un’attrice di Hollywood. È consapevole del proprio fascino, e più di una volta lo usa per manipolare le persone per il proprio tornaconto. Eppure è amica di persone “umili” come Heather e Bishop, seppur i loro mondi non mi sembrano compatibili. Ha paura di qualsiasi cosa, eppure riesce a giocare a Panic. L’evoluzione finale che la Oliver dà al suo personaggio, poi, l’ho trovata davvero troppo irrealistica, e il suo rapporto con Dodge assolutamente no sense.

Bishop è cresciuto assieme a Heather, ed è da sempre innamorato di lei come lei di lui. Allora perché Lauren Oliver ci dice che da adolescenti si erano messi insieme, ma lui da un giorno all’altro aveva troncato senza motivo? E perché si mette con altre ragazze?

Non lo so, queste due coppie non mi hanno per niente convinto, e avrei preferito che l’autrice a metà percorso di questi “cuori infranti” per i poveri Heather e Dodge, avesse creato una nuova dinamica proprio tra di loro (le cui scene insieme erano davvero molto interessanti e piene di aspettative), lasciando perdere Bishop e Nat.

Ma passiamo al succo interessante, ovvero il gioco. Devo dire che le sfide non sono state nulla di così mozzafiato, nulla di troppo emozionante ecco. Forse perché l’autrice risolve tutte le scene con troppa semplicità, quindi noi lettori ad un certo punto siamo consapevoli che non accadrà mai niente di brutto. Siamo rilassati, non sulle spine ed in ansia.

Tuttavia la scrittura è avvincente, fluida, non c’è mai alcun punto “morto” e le storie personali di Heather e Dodge sono davvero ben strutturate e tengono il lettore incollato alle pagine!

Un romanzo per svagarsi, riflettere e vivere un po’ di avventure senza paura: perfetto da gustarsi in spiaggia, insomma!

 

 

Un giorno, forse, avrebbe dovuto saltare di nuovo. E lei l’avrebbe fatto. Ora sapeva, che c’era sempre una luce oltre l’oscurità, e che la paura era nel profondo di ognuno di noi; che c’era un sole verso cui protendersi, spazio, e libertà.

C’era sempre un modo per rialzarsi e non bisognava avere paura.



 




Titolo: Come anime scelte che si ritrovano
Autore: Gianni Verdoliva
Editore: Robin (19 dicembre 2018)
Giudizio: 💗💗💗💗

Quando il passato e il presente si toccano, accade qualcosa di magico. Specie in certi luoghi dove il silenzio e la tranquillità conducono i sensi oltre ciò che è apparente. In una cornice da racconto gotico, tra vecchi monasteri, paesi abbandonati, ville di campagna e antiche dimore, circondati da un’atmosfera suggestiva, l’elemento sovrannaturale rappresenta lo snodo, misterioso quanto affascinante, di queste vicende a metà tra i racconti di fantasmi e le storie d’amore. Tra reincarnazioni, presagi, incantesimi e déjà vu, i misteri si possono svelare e le maledizioni potranno essere interrotte. Venti storie cariche di emozioni e di sentimento, nelle quali i protagonisti sono donne e uomini lontani da stereotipi e cliché, pronti a sorprendere e a sorprenderci, capaci di vivere appieno le loro vicende. Personaggi, ma soprattutto anime, particolari e profonde, che si ritrovano.






Recensione


Siamo di nuovo insieme.



Una raccolta di racconti dai toni malinconici e al tempo stesso affascinanti, un viaggio che ricongiunge presente e passato, un’unione di anime che supera il tempo e lo spazio, una celebrazione della forza dei sentimenti che le avversità non riescono a spezzare.



Ora ci siamo ritrovati.



Storie brevi ma intense, che vedono protagonisti uomini e donne contemporanei che si ritrovano a dover fare i conti col mondo del paranormale, con oggetti stregati o legati a tragedie passate o frutto di doni amorevoli, che li conducono a chiudere un cerchio e a dare pace ad anime perse, spesso trovando loro stessi quella persona speciale in cui non tutti riescono ad imbattersi.



[..] Federico e Antonello, uno vicino all’altro, si perdono con lo sguardo nel paesaggio notturno mentre delicatamente le loro dita si sfiorano, prima in maniera impercettibile poi più decisamente fino a toccarsi.



L’ambientazione aggiunge quel tocco di mistero e di magia che rende le vicende narrate ancora più intriganti ed emozionanti: una vecchia abbazia, un’antica dimora abitata da streghe, un palazzo crollato, un vecchio monastero su di un’isola disabitata. Luoghi evocativi che rappresentano la cornice perfetta per far rivivere eventi passati o compiere rituali o dare conforto a “presenze” solitarie.



Per quanto fugace sia stato l’incontrarti, è stato meraviglioso. Sei stata per me portatrice di gioia.



L’amore viene qui declinato in chiave romantica e “ultraterrena”, un sentimento puro e immortale che solo chi è dotato di una sensibilità particolare può percepire, aprendosi anche a credere in cose fuori dalla portata del razionale. Un sasso dalla forma “strana”, un fascio di lettere, una spazzola, un centrino, un quadro “vivido”, possono diventare manufatti capaci di trascendere le epoche e di veicolare vicende verso coloro che hanno il potere di dar loro un senso e, perché no, una degna conclusione.



Per tanto tempo avevano atteso qualcuno che non avesse paura di loro, che le vedesse, che entrasse in contatto con loro e che avesse la forza di farle unire di nuovo.



Un libro piacevole e suggestivo, una lettura rilassante e brillante che invita a guardare al di là della mera apparenza, a saper ascoltare la propria interiorità in un mondo dove sembra non c’è ne sia mai il tempo, a non smettere di sperare nelle sorprese del destino, a riscoprire la bellezza di compiere del bene.



In centro alla tomba ancora illuminata i due ragazzi tengono in mano gioiosi la punta della freccia. Non ha paura Filippo. Una sensazione di felicità lo pervade. […] Mente vuota, come quando non si sa se credere o meno a cosa si è visto, ma anche la sicurezza di aver fatto qualcosa d’importante e positivo.



Consigliato a chi adora i “lieto fine”, anche dopo secoli!


 




Titolo: Bugiarde si diventa
Autore: Felicia Kingsley
Editore: Newton Compton Editori (3 maggio 2021)
Giudizio: 💗💗💗💗

Capodanno è tempo di bilanci e Charlotte Taylor è davanti al fallimento totale della propria vita. Lavoro? Un disastro. Amore? Meglio non parlarne. Autostima? Questa sconosciuta. E un risultato del genere è il frutto di anni dissoluti? Macché, esattamente il contrario! E così, alla soglia dei trent'anni, Charlotte è stanca di essere sempre "quella brava" e, anche per una notte sola, le piacerebbe poter essere qualcun'altra. Complice la sua migliore amica, l'ereditiera più famosa di Londra, Charlotte riesce a intrufolarsi, sotto il falso nome di Bea Beaufort, a un party esclusivo, frequentato da celebrità, tra cui Royce DeShawn, stella in ascesa del cinema. Finalmente una serata indimenticabile, anche grazie a un eccitante e imbarazzante incontro con un affascinante sconosciuto in momento e luogo inopportuni. Quella che però doveva essere l'innocente bugia di una sera si trasforma in un ciclone che la travolge: la stampa la indica come nuova fiamma di Royce, il cui staff non sembra proprio interessato a smentire le insinuazioni che stanno facendo il giro del mondo. Tutt'altro! Charlotte si ritrova così a vestire i panni di Bea Beaufort, e tra una gaffe e l'altra è ricomparso, a complicare ulteriormente le cose, l'affascinante sconosciuto incontrato a Capodanno. Una bugia tira l'altra e quello che era iniziato come un gioco divertente potrebbe presto trasformarsi in un autentico cataclisma...






Recensione

 Essere qualcun altro part-time? Ce l’hai davanti e ti assicuro che è un casino. Un vero, dannato, casino.

 

 

Leggere i romanzi di Felicia Kingsley ti dà sempre quella sensazione di star guardando una bellissima commedia romantica in televisione, dove la trama si fa più ingarbugliata man mano che procede e non sai mai quale altro imprevisto possa accadere ancora!

La nostra protagonista di Bugiarde si diventa è Charlotte, una moderna Bridget Jones, sfigata in amore, che per tutta la sua vita ha cercato di essere una “brava ragazza”: seguire sempre qualsiasi regola; far felice la propria famiglia; dedicarsi anima e corpo al proprio lavoro d’architetto; accollarsi le incombenze altrui. Dopo, però, l’ennesima delusione, e complice l’invito della sua amica Jerry ad un’esclusiva festa di Capodanno, Charlotte decide di fingersi, per una sera, un’altra persona, una completamente opposta alla sé reale, ovvero l’ereditiera Bea Beaufort. Una piccola, piccolissima bugia. Un innocente scherzo per potersi divertire nei panni di un qualcuno che non ha alcun pensiero al mondo, una volta tanto.

A causa di qualche equivoco di troppo, situazioni compromettenti e azzardi, Charlotte, però, sarà costretta a fingersi Bea molto più a lungo di quanto potesse mai immaginare. E se… nel frattempo avesse anche trovato l’amore della sua vita? Come fare a rivelargli di essere un’altra persona, una totalmente diversa da quella che lui immagina?

E se… fosse anche fidanzata “per finta” con l’attore più famoso del momento? Come fare a vivere contemporaneamente due relazioni?

Una storia fresca, frizzante, sicuramente “già vista” ma che Felicia rende originale con la sua scrittura pungente e creativa.

Charlotte, nonostante le sue bugie, è un personaggio davvero apprezzabile, una donna “concreta” con tanti difetti e insicurezze assolutamente normali. Intelligente, sicura, appassionata del suo lavoro. Un’amica fedele e che non si tira indietro se deve difendere qualcuno, anche a costo di rimetterci lei stessa.

L’ “uomo-bagno” è il protagonista maschile: un imprenditore ambizioso, forte, carismatico. Affascinante e ironico, forse un po’ proibito, misterioso. Amerete le sue interazioni con Charlotte, dove la battuta è sempre a portata di mano e i battibecchi non mancano mai! Il loro rapporto intriga e rapisce, è lento ma tiene comunque il lettore sulle spine di averne di più!

Non mancano anche tanti argomenti interessanti e molto importanti: dalle dinamiche familiari ai pregiudizi che possono “cambiare” l’intera esistenza di una persona; gli abusi di potere; la difficoltà dello scrollarsi di dosso “l’etichetta” che la società ti ha appicciato addosso. Spunti che non appesantiscono la trama, ma contribuiscono a renderla più “farcita” e meno banale di quanto possa sembrare dalla trama. Si nota quanto l’autrice si sia impegnata a trasmettere dei messaggi positivi, e soprattutto il grande studio che ha fatto per la costruzione dell’intero romanzo. Davvero ammirevole!

Bugiarde si diventa mi è piaciuto? Sì, anche se devo essere onesta e dire che non mi ha colpito quanto gli altri romanzi della Kingsley. C’è stato un momento dove la storia sembrava essersi “adagiata” mentre invece, dalle aspettative create sia del titolo che della trama, avrei preferito più “adrenalinica”, più “incasinata”. Più momenti in cui la protagonista dovesse fare i conti con le proprie bugie, più momenti di: oh mio dio, adesso di scopre tutto!

Tutto sommato è stata comunque una lettura molto piacevole, molto divertente e che ho letto abbastanza velocemente. Un romanzo consigliato a chi vuole vivere una storia d’amore un po’ in salita, molto romantica e dal sorriso assicurato!

 

 

“Ci sono tre cose di cui ha bisogno una donna, tutte iniziano con la C e nessuna di queste è complimenti.”

“Sarebbero?”

“Caffè, cioccolata e…”


 




Titolo: L'aliante scomparso
Autore: Maurizio Cometto
Editore: Delos Digital (16 marzo 2021)
Giudizio: 💗💗💗💗

Un aliante giocattolo che sparisce in mezzo al cielo. Il richiamo di un rapace proveniente da un'altra dimensione. Pianti di bambini che si odono in fondo a una voragine dentro uno sgabuzzino. Cosa lega tutti questi fenomeni?

Solo la signora Lena lo sa. Lei vive nel retrobottega della sua ferramenta, e attraverso la tenda di perline spia la vita di Vallascosa. Conosce tutti i segreti del paese, molti dei quali riguardano Michele Valloni, un ragazzino in perenne rotta con il padre.

Sarà Michele ad affrontare la misteriosa maledizione della "muta" che incombe su tutti i bambini. Ma si tratterà solo del primo passo verso un'incredibile avventura che lo porterà, per fortuna non da solo, alla ricerca di una città meravigliosa.




Recensione

Lui non sapeva cosa avrebbe trovato in fondo alla voragine, avrebbe anche potuto perdersi per sempre. Era difficile lasciarsi andare, perché l’ignoto fa paura e lui era soltanto un bambino partito alla ricerca del suo aereo.



Michele è un ragazzino di Vallascosa che un giorno viene attratto da un modellino di aliante esposto nella vetrina della ferramenta della vecchia Lena, ora gestita dai Germani. Sapendo che il padre Riccardo, senza lavoro e quasi sempre ubriaco, non glielo avrebbe mai comprato, ruba da casa i soldi che gli occorrono e torna al negozio. L’aliante non era però come lo ricordava: ha degli strani disegni sulle ali di polistirolo, come piume di uccello. Malgrado tale stranezza, Michele ne è orgoglioso, ed ora anche lui può recarsi alla Spianata del Contrario, una radura ai piedi della montagna, dove i suoi amici fanno volare i loro aerei e dove gli adulti sono soliti portare i loro figli per la “muta”. Michele non ha idea di cosa sia: il padre vuole che la passi, mentre la mamma è contraria. Dopo un misterioso “incidente” e la successiva sparizione del suo aliante (soprannominato “Poiana”) proprio nella radura, il bambino, impaurito e confuso, si reca dalla vecchia Lena in cerca di risposte. Insieme a lei intraprenderà un viaggio attraverso i mondi che gli farà scoprire una realtà agghiacciante cui solo lui può porre rimedio.



L’unica speranza sei sempre stato tu, Michelìn.



Una storia singolare quanto appassionante, dove il paranormale investe la quotidianità di un piccolo paesello sconvolgendone gli equilibri con una “pratica” enigmatica ed inspiegabile per “far maturare” i bambini, la “muta”. Una volta compiuta, quei bambini (quelli che ritornano) hanno perso la loro parte spensierata ed innocente per diventare più “cattivi” e freddi, simili a dei robot senza cuore.



Mi bastò sentirlo parlare due o tre volte per capire che del vero Riccardo non era rimasto più nulla. Era nervoso ed irritabile, si guardava intorno sempre arrabbiato. Il mondo degli adulti lo attraeva, ma veniva catturato solo dai lati peggiori.



La vecchia Lena, proprietaria della ferramenta, un personaggio a metà tra una nonna affettuosa ed una strega, è il filo conduttore che spiega gli eventi mediante i suoi scritti, partendo dal passato, dalla nascita della “muta” per arrivare alla storia della sua famiglia e al ruolo centrale di Michele, che dovrà condurre verso il compimento della sua “missione”.



Il destino di tutti dipende da te, ma non devi disperare: io ti aiuterò.



Due villaggi paralleli ma diversi, una poiana che sembra essere d’importanza vitale, una voce gracchiante che fuoriesce da un citofono, uno sgabuzzino che nasconde oscuri segreti: gli elementi per irretire il lettore ci sono tutti e daranno origine ad un racconto che incastra il cammino dei vari personaggi in un puzzle che alla fine rivelerà un disegno del tutto inaspettato.

Un libro avvincente e magnetico per la sua vena fosca e magica, che pone l’accento sulla componente “bambina” dell’individuo, una componente che consente di mantenere nell’età adulta quella sensibilità, quell’empatia e quell’apprezzamento per le cose belle dell’esistenza che altrimenti si finirebbe per perdere, indurendo il proprio animo e provando piacere nei vizi e nella crudeltà.



La muta serviva soprattutto a far crescere in fretta i bambini maschi, a farli diventare dei soldati insensibili pronti a sgobbare agli ordini dei padri padroni.



La Poiana, uccello maestoso e fiero, è qui erta a simbolo della libertà di essere se stessi, di non cambiare per compiacere gli altri, per trasformarsi nei loro “soldatini”, di vittoria contro le ombre che sporcano gli adulti. L’immagine della stessa sul finale, che si libra in volo coi bambini è davvero commovente e suggestiva, un ritratto metaforico che resta impresso ed invita alla riflessione.

Consigliato a chi adora i “fantasy impegnati”, dove la fantasia cela molto di più!


 




Titolo: Un amore da dimenticare
Autore: L.A. Casey
Editore: Newton Compton Editori (25 marzo 2021)

Giudizio: 💗💗💗💗

Quando Noah Ainsley si sveglia in una stanza di ospedale senza ricordare come ci è arrivata, sa solo che ha bisogno di vedere Elliot, l'amore della sua vita. Ma poco dopo scopre l'orribile verità: la sua memoria a breve termine è stata compromessa a causa di un incidente d'auto. Lei ed Elliot si sono lasciati cinque anni fa. E ora è sposata con Anderson, un uomo che non riconosce nemmeno. In un istante il mondo di Noah si capovolge. Tutto ciò che desidera è avere Elliot al suo fianco, ma è chiaro che Anderson è ferito dal suo rifiuto. Possibile che si sia davvero innamorata di questo sconosciuto? Noah si sente completamente perduta. Ma quando i suoi ricordi cominciano lentamente a riaffiorare, Noah si domanda se Elliot meriti davvero la sua fiducia. L'ex che ama e il marito di cui non si ricorda sono le chiavi del suo passato. E quando finalmente la nebbia si diraderà, quale sarà la sua scelta? Quando testa e cuore sembrano suggerire cose molto diverse, com'è possibile scegliere?




Recensione


Ho vissuto senza di te, sasanach, e sono stati gli anni più bui della mia vita. Sei tu la mia felicità.



Un incidente d’auto riduce Noah Ainsley in coma. Al suo risveglio non ricorda più nulla degli ultimi cinque anni della sua vita. Non sa che ha lasciato il suo grande amore, Elliot McKenna, e si è sposata con Anderson. Non sa che ha allontanato i suoi genitori e i suoi amici. Quando lo scopre le sembrano cose talmente assurde ed incomprensibili che chiama subito Elliot. Lui, che non ha mai smesso di amarla, immediatamente corre da lei, deciso a riconquistarla. Ma se la memoria dovesse tornarle, e con essa i sentimenti per quel marito sconosciuto?



Volevo stare accanto a Noah come lei desiderava, ma non potevo negare che sentivo una stretta allo stomaco al pensiero che le tornasse la memoria all’improvviso e non avesse più bisogno di me, che non mi volesse più. [….] Ad essere sincero, non sapevo se avrei avuto la forza di riprendermi se fosse successo un’altra volta.



Un romanzo dalle note tragiche dove l’amore riesce a ritrovare la strada smarrita sotto il peso delle incomprensioni e delle paure, una storia che vede il destino concedere un’altra possibilità ad una relazione mai conclusa, un oceano di dolore in fondo al quale fiorisce il germoglio di un nuovo inizio, uno sgambetto della vita che si rivela provvidenziale per capire appieno se stessi e ciò che conta davvero.



Non voglio starti lontana se non è necessario. Per favore, ti implorerò se devo. Non mandarmi via, per favore.



Noah è una ragazza quasi trentenne che si ritrova di colpo in una realtà che non rammenta, in un presente per lei paradossale, con cui però dovrà fare i conti. Al suo fianco c’è l’amato Elliot, che l’aiuterà a fare chiarezza e le darà sostegno quando scoprirà che cosa è successo davvero la notte dell’incidente. Perché le cose sono ancora più agghiaccianti di quanto si potesse immaginare…



Chiusi gli occhi per pensare e all’improvviso i ricordi….riaffiorarono facendomi sussultare.



Elliot McKenna è un pompiere dal fisico mozzafiato che da quattro anni sopravvive con un vuoto nel cuore. Da quando Noah lo ha lasciato per colpa sua. Stare senza di lei lo distrugge, per questo, quando lei lo rivuole accanto a sé, gli pare un miracolo. Sa che può essere soltanto un qualcosa di temporaneo, finché non le tornerà la memoria, ma è disposto a rischiare se c’è una minima speranza di riaverla.



So com’è non averti nella mia vita e quanto faccia male. Non averti mi ha spaventato più di qualsiasi altra cosa al mondo. Ti voglio con me.



Un libro forte, un racconto di violenza e manipolazione, di sofferenza e lacrime, ma anche di amore e coraggio, di speranza e rinascita. Un viaggio nelle emozioni e nel tempo, per dare un senso al presente e costruire un futuro migliore.

Una narrazione scorrevole con punte d’ironia che stemperano le pennellate scure, tutto sommato una lettura piacevole nella sua profondità, anche se dalle prime pagine si intuisce già la trama!



Dobbiamo andarci piano, svelarle la sua vita a piccoli pezzi…e non solo per lei, ma per noi. Abbiamo una possibilità di ricominciare da capo con lei…tutti noi.



Consigliato a chi ha ormai compreso che la vita non è un giardino fiorito senza spine, però ha fede che i miracoli ogni tanto accadano!


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