C’è
dell’oro, credo, in questo tempo strano.
Un viaggio a ritroso
negli anni passati, dalla nascita ai giorni nostri, per selezionare e rivivere avvenimenti
e ricordi che si mescolano alla storia del Paese ed alla crescita
professionale e spirituale. Un viaggio alla ricerca di sé stessi che
conduce in giro per il Mondo ed allarga la visuale di mente e cuore. Un viaggio
che affronta affetti familiari, amicizie, amori, sbagli e vittorie, gioie e
dolori, e che conduce inaspettatamente ad una profonda “metamorfosi”.
Durante il triste
periodo del lockdown, Maria Fermi decide di passare in rassegna le
vecchie scatole di biscotti contenenti foto, ritagli di giornali, lettere,
quaderni e altre chincaglierie accumulati nel corso del tempo, per fare una
vigorosa pulizia. L’impresa si dimostrerà un tantino difficile e molto lenta,
perché è impossibile non abbandonarsi alla rievocazione di fatti e persone…
In
questi giorni di isolamento e chiusura […] ha ceduto anche lei alla domestica e
personale archeologia e si è messa a dragare il passato i cui relitti già
minacciano di travolgerla.
Alternando il tempo
presente al tempo trascorso, la storia di una donna forte e tenace,
da un lato attaccata ai dogmi della morale e all’edonismo borghese,
dall’altro libera ed indipendente, amante del divertimento
e della trasgressione. Una donna capace di costruirsi una carriera
brillante, ma anche di cambiare spesso strada per raggiungere quella
felicità cui tutti aspirano.
Più
della ragione, della conoscenza, della cultura, al primo posto per lei è sempre
stata, è, e sarà, la ricerca dei modi per essere felice.
Come guardoni dal buco
della serratura siamo edotti sulle figure del padre, della madre, della sorella
e degli altri parenti, sui suoi anni infantili ed adolescenziali, sulla
partecipazione a cortei e manifestazioni di sinistra, sulle sue esperienze
amorose, sul suo continuo girovagare, sui suoi studi e le sue passioni, prima
tra tutte i libri, fedeli compagni di ogni avventura.
I
libri sono la sua forma di salvezza.
Sparsi nelle pagine,
pezzi del puzzle di un’esistenza a mille all’ora, accanto ad una vacanza in
Tailandia ed una in Africa, emergono prepotenti importanti avvenimenti
che hanno segnato il secolo scorso, tra i quali l’uccisione di Aldo Moro e la
caduta del Muro di Berlino, che, raccontati da chi li ha vissuti, acquistano un
significato tutto nuovo.
E’
stata un’incredibile esplosione di felicità di massa. […] Una festa collettiva
per celebrare l’unità, la creatività e la pace e la possibilità per gli esseri
umani di buttare giù i muri e aprire una breccia al vento del cambiamento.
Un libro dall’inizio claudicante
che pian piano coinvolge ed emoziona, scritto in modo fluido
e leggero, calibrato come a seguire il flusso di pensieri della voce
narrante, che, malgrado a volte il caos con cui sono fornite le informazioni,
riesce a non far smarrire l’ordine cronologico degli eventi. Un libro che parla
del lockdown in termini di opportunità, di tempo per dedicarsi ai
ricordi e trarre un bilancio alla luce d’oggi, di coraggio di ricominciare.
Se
muoio rinasco, finché non finirà.
Consigliato a chi adora
le biografie “storiche” con un tocco di “romance”!
Il suo orizzonte si è ristretto e in questo modo è diventato più ampio.