Sia te che lei cercate nell’altro il carnefice ed è una situazione
paradossale perché siete entrambi vittime.
Vorrei iniziare questa recensione tirando in ballo un pregiudizio
che molti, spesso, hanno su di un libro che non è “firmato” da nessuna casa editrice, e lo classificano come una “mezza calzetta”. House of Love è l’esempio perfetto di come invece questa
affermazione sia completamente insensata e totalmente fuori strada, di come un romanzo autopubblicato sia molto più valido
e interessante di tanti altri presenti in libreria!
La protagonista del romanzo è Essie, una sedicenne,
campionessa imbattuta di equitazione, che ha come obiettivo di entrare nella
squadra olimpionica Juniores. È la stella più luminosa del Country Club, dove si allena col suo amato cavallo Thunder, almeno finché non arriva Cruz Sanders,
un nuovo Juniores, a sfidarla e reclamare il suo scettro.
I primi capitoli sono
divisi tra momenti “passati”, quindi l’iniziale conoscenza di Essie e Cruz
ai tempi del Club, e momenti “presenti”,
dove vediamo un Cruz all’ultimo anno di Yale e non c’è alcuna traccia o
menzione della ragazza. Né dei cavalli, né delle gare. Ciò crea subito un po’ di
allerta, ci si chiede che fine abbia fatto Essie, cosa sia capitato ai due e
perché le loro strade si siano divise, allontanandosi dal mondo ippico.
Gli ultimi due punti sono spiegati in un incredibile e
inaspettato colpo di scena nel finale del periodo “passato”, lasciando
tuttavia aperte tutte le incognite sul futuro della ragazza e facendo pendere l’ago
del “da che parte starò, da quella di
Essie o da quella di Cruz?”, decisamente a favore di Essie!
Naike Ror ha creato
una trama che è un intreccio di sorprese continue, una corsa estenuante alla
vittoria, un affannarsi a fare lo sgambetto all’avversario, una competizione nata dall’odio e dalla sete di vendetta, ma soprattutto da cuori
feriti e ancora innamorati.
Appena entrati nel “vivo” della storia è impossibile
staccarsi dalle pagine! Saremo risucchiati dal rancore mai sopito dei
protagonisti, dal vortice di emozioni contrastanti che si alterna dentro di
loro e soprattutto dalla figaggine di come, finalmente!,
una donna faccia il culo ad un uomo, ricamando per lui una ragnatela lunga anni
piena di granate pronte ad esplodere e ribaltare tutta la situazione!
Mi sentivo come se dopo una vita trascorsa a interpretare il ruolo del
re, all’improvviso avessi scoperto di essere pedone.
Perché, sì, dopo la “competizione” che li ha visti avversari
da ragazzini nel mondo ippico, anni dopo Essie e Cruz si ritrovano avversari in
un campo completamente diverso e dove nessuno dei due ha intenzione di perdere,
disposti anche a giocar sporco pur di vincere!
Ho apprezzato
tantissimo la cura dell’autrice per i dettagli, dalla descrizione delle
ambientazioni di Yale e Harvard, al modo di parlare dei giovani studenti, mai
troppo sboccato, mai troppo “stereotipato”, mai fuori “età”. Soprattutto i
dialoghi da parte degli adulti, dei genitori, che finalmente dicono cose
sensate e ragionevoli come giustamente ci si aspetta da loro!
I personaggi
secondari non sono buttati lì solo per fare contorno, ma ognuno è
caratterizzato magnificamente, ognuno ha una storia interessante da raccontare
e che lo rende quello che è. Ognuno nasconde qualche segreto, e spero tanto
di poter leggere un nuovo capitolo di American
Creed’s in love e scoprirne di più!
La Essie sedicenne potrebbe risultare un po’ odiosa per le
sue lamentele a voler essere a tutti i costi la prima assoluta in quello che
fa, però personalmente ho apprezzato questo lato “infantile” per il semplice
fatto che rappresenta la realtà dei fatti, la realtà di come una ragazzina
vissuta sotto la luce dei riflettori che ha conquistato con le sole proprie
forze, cacci fuori gli artigli non appena si senta in pericolo di essere
oscurata.
Cruz è un altro protagonista veramente molto interessante,
il classico figlio di papà riccone che sembra poter ottenere dalla vita
qualsiasi cosa senza sforzarsi troppo, ma che invece nasconde alle spalle una
situazione ben diversa da come appare.
Il rapporto
amore-odio tra i due è reso alla perfezione, ricco di dolore, ferite aperte,
rancore e tanta passione e attrazione!
Non avevo più alcuna certezza se non quella che aggrapparmi a lui
poteva essere una soluzione oppure una condanna a morte.
Naike Ror è stata abilissima a non svelare niente dei piani di
guerra di Essie e Cruz neppure a noi lettori, che scopriamo tutte le carte man
mano che i due protagonisti le lanciano sul tavolo da gioco!
Altro punto che ho molto apprezzato è la coerenza caratteriale
dei personaggi: quando infatti l’amore vince sull’odio, e sembra che tutto
adesso sia in discesa, ecco che il lato devo-essere-la-prima
di Essie, che l’aveva tanto contraddistinta nell’adolescenza, torna alla
ribalta distruggendo tutto ciò che la protagonista aveva faticosamente
costruito con Cruz. È a questo punto che vediamo la crescita del suo
personaggio, che finalmente non ha più scuse dietro cui nascondersi e deve una
volta per tutte affrontare il fatto che nella vita non sempre si vince, ma ciò
non toglie niente al valore di una persona. E soprattutto non bisogna essere
gelosi di chi, al contrario, è risultato vincitore.
Bellissima anche la scena “riappacificatrice”: non per
qualcosa di particolarmente degno di nota, ma per la sua semplicità che la
rende così vera. Niente corse contro il tempo, niente scene strappalacrime, ma
pura e semplice realtà.
Essie e Cruz sembrano
quasi due persone che non dovrebbero stare insieme, sono troppo simili, troppo
competitivi, entrambi vogliono la corona e nessuno dei due è disposto ad
arrendersi. Eppure l’amore fa compiere loro dei sacrifici, smussa i loro angoli
e crea un incastro perfetto!
Ultimo punto e poi la smetto, ma che non potevo non mettere,
è il finale non mieloso che Naike ci ha regalato! Adoro! Adesso nessuno si allarmi, non parlo del finale di Essie e
Cruz, ma del finale generale della storia: la Essie sedicenne, infatti, non
aveva “rotto” soltanto con Cruz, ma anche con i suoi genitori, ritenuti da lei
colpevoli, esattamente come il ragazzo, di quanto accaduto (del famoso colpo di scena
alla fine dei capitoli “passati” di cui vi parlavo). L’amore e
riappacificazione con Cruz, con annessa conoscenza di una parte di verità da
lei sconosciuta, le apre nel cuore uno spiraglio di possibilità di poter
perdonare e riaccogliere anche i familiari, benché in un futuro prossimo. Quando
si sentirà finalmente pronta a compiere questo passo. Bellissimo! Non potevamo chiedere niente di più vero e meno
romanzato! Niente finale finto da “ci vogliamo
tutti bene per sempre, dimentichiamo improvvisamente gli anni di rancore”.
Detto tutto
questo, posso quindi dirvi che se non correte subito a leggere House of Love starete perdendo una
bellissima storia scritta in modo sensazionale e piena d’amore, in cui le
vostre emozioni faranno avanti indietro sul ring di battaglia di Essie e Cruz!
Amavo Essie con tutto il mio cuore, era diventata la mia donna, la mia
migliore amica, la mia avversaria e la mia migliore nemica.