Ribelle, lunatica, impulsiva e irriverente, solo Derek, fra tutti, riesce a donarle equilibrio. I suoi modi sfrontati mascherano un lato fragile e vulnerabile che la ferisce nei sentimenti e soffoca la sua passione.
Per uscire da una situazione difficile, Charlie, con l’orgoglio a pezzi, va alla ricerca dell’unica persona che sappia consolarla e la faccia sentire bene: Derek. Ex campione di nuoto e adorato dalle donne, il ragazzo passa con leggerezza da una storia all’altra, incapace di innamorarsi. Non è uno Stone, ma lui e Charlie sono cresciuti come fratelli, compagni di gioco inseparabili, amici per la pelle, complici e confidenti. Eppure, stavolta non riesce a starle vicino. Non può perché si sente divorare dentro, dal fuoco di un sentimento inconfessabile.
Amarla è proibito, le ha giurato che l’avrebbe protetta e che sarebbe stato per sempre suo fratello. Ma resisterle è impossibile.
Non
ho mai pensato di dover dare un nome a tutto questo. Era così ovvio e scontato.
Ce l’avevo e basta e mi faceva stare bene.
Secondo volume
assolutamente autonomo della saga Stones
& Flowers (il terzo, già recensito, lo trovate sotto il titolo Strong Camellia), che dà voce a Charlotte o Charlie, la “piccola” di
casa, ribelle e combinaguai, tosta e sboccata, ma
anche estremamente fragile ed insicura.
Il suo sogno è da sempre quello di ballare,
però i genitori non lo ritengono altro che un hobby, per cui è costretta a
frequentare l’università per diventare archeologa.
Tra tutti i fratelli,
ha un rapporto quasi simbiotico con Derek, il bambino adottato dai suoi
da piccolo, che sembra capirla e supportarla come nessun altro. Senza di lui
non saprebbe come fare, però, quando lui compie un gesto totalmente inaspettato,
le cose rischiano di assumere una piega davvero inimmaginabile.
Dopo
stasera niente sarà più come prima, tutto sarà dannatamente complicato!
Un percorso di studi
non voluto, una situazione al campus non facile da gestire, un rapporto
conflittuale con la madre, e adesso un vortice di pensieri e preoccupazioni
riguardo Derek: Charlotte ha di che impazzire! E nessuno può biasimarla
se cerca la solitudine per riflettere e comprendere dove sta andando a finire
la sua quotidianità.
Non
è la fine del mondo se ti prendi una pausa.
Un romanzo intenso,
crudo e diretto, che non fa sconti e non risparmia nulla, che
analizza con maniacalità debolezze e dubbi, paure e sensi
di colpa. Un romanzo profondo e graffiante, sconvolgente
e sorprendente come un sentimento forte e bruciante che
non si riesce più a controllare. Un romanzo ricco di contrasti e contraddizioni,
che rendono i protagonisti e la vicenda multi sfaccettati ed accattivanti,
tenendo l’attenzione avvinta pagina dopo pagina.
Non
sono così forte come voglio far credere. Alla fine sono una debole.
Derek è un bravo
ragazzo, lavora in un’officina e vive nella casa ereditata dai suoi genitori.
Sono anni che è innamorato di Charlotte, ma non ha mai osato farsi avanti per
non deludere la famiglia Stone che l’ha accolto come un figlio. E poi lei non
lo vede in quel modo.
Sei il mio fratello preferito.
Una storia d’amore
venata di vergogna e “proibito”, di una morale forse
troppo presa alla lettera e di un radicato timore verso il futuro. Una storia
d’amore cha va da zero a mille in un attimo, passando dall’inerzia
all’azione più eclatante in pochi capitoli, una frenesia che rispecchia
perfettamente l’impetuosità ed il desiderio di felicità che
ciascuno sogna. Una storia d’amore che riporta alla mente quella di Romeo
e Giulietta, ed in particolare un noto film che la ripropone in chiave
moderna sotto il cielo della Toscana, luogo simbolico azzeccato per
l’evoluzione della trama.
Chissà,
forse non è un caso.
Un libro con due
anime miscelate insieme, una scura ed una luminosa, che,
intrecciandosi, danno vita a qualcosa di unico, come un anello con Pietre
di Luna. Un libro dallo stile fluido e regolare, con sapiente
uso dell’ironia e dell’introspezione, e con momenti hot
farciti di tenerezza e meraviglia. Un libro che vede evolvere
e maturare i personaggi attraverso eventi e confronti
illuminanti, rimettendo tutto nella giusta prospettiva.
D’un tratto è come se qualcuno avesse tolto un velo dalla mia vita, permettendo a tante scene, a tante immagini di essere nitide e di essere viste nella loro interezza. A trecentosessanta gradi, non soltanto dal mio punto di vista.
In sintesi, un volume
interessante e ben costruito, con colpi di scena magistrali, e quel
pizzico di “torbido” che stuzzica la curiosità e dona corposità
alla narrazione.
In
amore conta di più l’istinto della ragione. Almeno all’inizio. La ragione serve
dopo, per farlo crescere e difenderlo.
Consigliato a chi adora
le storie tormentate apparentemente impossibili!
Mi sa che sono proprio le tue sfaccettature che mi hanno fatto innamorare di te.