un mondo fatto di sfumature grigie,
in una scala di neri prepotenti
e di pochi, pochissimi bianchi.
Bea e suo padre.
Bea e la sua purezza.
Bea e la sua migliore amica: la paura.
Aveva 8 anni, oggi molti di più.
Buon viaggio nelle sue emozioni,
nella sua costante altalena dell’amore,
del successo, della perdita.
Sono Beatrice Pascal, accomodatevi,
state per entrare in un’altra vita!
La
felicità è sempre a un passo da noi, anche quando non la vediamo.
La vita di ciascuno è
trapuntata di gioie e dolori, di ostacoli e problemi da
affrontare, di demoni e speranze, di sogni e tragedie,
di amicizia e amore, e questo libro ne è un crudo promemoria attraverso
la narrazione della storia di Beatrice Pascal, giornalista milanese.
Nell’arco delle intense
pagine conosciamo il suo presente ed il suo passato, due mondi
apparentemente distanti anni luce che in realtà si fondono pian piano in verità
sconvolgenti e destabilizzanti.
….
sento che tutte le mie convinzioni sono crollate. Si sono sciolte come lo
zucchero nel caffè.
Violenza,
stalking, dipendenze, dubbi, passione, ossessioni,
vergogna, misteri, sensi di colpa, sofferenza e massime
filosofiche prepotentemente dominano la scena dettando un ritmo
incalzante e tagliente come una lama. Giusto e sbagliato
assumono contorni sempre più sfumati, la razionalità e la logica
cedono il passo alla paura e alla paranoia, e anche l’amore inizia
a vacillare sotto il peso degli squilibri emotivi.
Amare
dovrebbe essere la cosa più semplice e naturale del mondo, eppure spesso non è
così.
Un romanzo “tosto”,
indigesto, crudele e bellissimo al contempo, lacerante
e devastante come il destino avverso che si diverte a giocare con le
esistenze individuali. Un romanzo avvincente e sorprendente,
ricolmo di colpi di scena e stravolgimenti, che, malgrado l’amaro di
fondo, lascia con la voglia trepidante di averne ancora. Un romanzo che
si pone come antitesi della “favola”, spiattellando senza filtri la faccia
nascosta della quotidianità, coi suoi drammi, le sue ansie e
la sua bruttezza.
La
gioia non può far parte della mia esistenza.
Nonostante la vicenda profondamente
scioccante, simile a molte altre su questo nostro pianeta, il libro urla
quasi quello che è un assioma innegabile: la vita va avanti,
sempre e comunque. Occorre trovare dentro sé stessi la forza ed
il coraggio di camminare anche nel buio più nero per rivedere
infine la luce.
Se
vuoi uscire dalla selva oscura, devi passare l’Inferno. Non c’è altra via
d’uscita.
Beatrice Pascal può
essere definita una sorta di Bridget Jones al contrario, una ragazza che
invece di combinare guai vi si ritrova costantemente al centro, e pure quando
pensa che sia ormai tutto finito, ecco che arriva l’ennesimo colpo del fato.
Da
giorni ormai avverto qualcosa, come se si fosse incrinato un pilastro portante
di una struttura.
Un libro dall’enorme
potenziale, in cui la vicenda è un mezzo per veicolare un importante
messaggio, scritto in maniera fluida, scorrevole ed
intrigante. Peccato per sviste, piccole distrazioni ed un
pizzico d’inverosimiglianza qua e là, ma nulla che un’attenta revisione
non possa correggere.
Spesso
la verità è davanti ai nostri occhi e ci sfugge.
Consigliato a chi non
ha timore di cimentarsi con testi inusuali, ricchi di carico emozionale!
P.S. attendo il
seguito!!
…. tu esisti. Ed è tutto ciò che conta.