Per iniziare e finire questo libricino ho dovuto dar fondo a tutta la mia forza. È semplicemente dilaniante leggere le storie di chi, per sua sfortuna, ha avuto a che fare con il cancro in età pediatrico-adolescenziale. Bambini e ragazzi che spesso non c’è l’hanno fatta…
Ho vissuto il calvario
connesso alla scoperta di questo “mostro” infido con mio padre un paio d’anni
fa, per cui comprendo molto bene l’angoscia e l’impotenza che attanaglia i
familiari dei malati, la disperazione ed il coraggio di lottare fino
all’estremo, quella rassegnazione che non vuole arrivare….Per chi assiste ad
una tale via crucis è un po' come morire dentro insieme ai propri cari, ma per
chi affronta in prima persona il dramma è ancora peggio. Quando poi si tratta
di giovanissimi il cuore sanguina ancor di più. Perché avrebbero diritto
soltanto a giocare, a divertirsi, a “mordere la vita”, non a passare le loro
giornate in un letto d’ospedale tra chemio ed interventi. Questi piccoli “angeli”
trovano però anche in tale avverso frangente il modo di confortare che gli
sta accanto, di restare a testa alta nel mare del dolore, di sorridere e
sperare nel futuro.
Gaia[..]
ha portato il suo sorriso e la sua luce ovunque, ci ha mostrato il vero
significato della forza e del coraggio e attraverso lei abbiamo conosciuto il
vero valore della vita e dell’amore.
Codesto aspetto getta una
luce quasi “divina” su di un qualcosa che non si può definire altro che
terrificante. Una luce che è l’unico balsamo di cui possiamo servirci per non
affogare nelle grinfie della sofferenza.
Tu,
figlia mia, eri una figlia speciale, sicuramente venuta al mondo perché dovevi
compiere la volontà di Dio…portare sempre e comunque la sua parola…anche nei
momenti più bui…
Al di là di ciò, appare
sconcertante che ancora oggi, nel terzo millennio, con tecnologie
all’avanguardia in ogni campo dello scibile, centinaia di bambini e ragazzi
continuino a morire. Purtroppo, le industrie farmaceutiche trovano poco
remunerativo investire tempo e soldi nello sviluppo di farmaci oncologici
pediatrici, perché l’incidenza dei tumori in quella fascia d’età è minore
rispetto all’età adulta. Per questo, vengono utilizzati spesso medicinali
vecchi di anni e non pensati per pazienti minori. Una vergogna
inaccettabile!
Per cercare di
“invertire la rotta”, è molto importante l’operato delle associazioni no profit
come “Adolescenti e Cancro” di Maricla Pannocchia, che mirano a sensibilizzare le
masse e a portare avanti progetti concreti per aiutare i piccoli malati e le
loro famiglie.
Attraverso l’acquisto
di questa raccolta di testimonianze ciascuno può dare il proprio contributo ad
una causa non solo giusta, ma DOVEROSA, poiché "i nostri figli sono il nostro
futuro, se li ammazziamo o li lasciamo morire, non avremo nessun futuro, il
mondo si autodistrugge!.”
Un piccolo gesto può
fare la differenza, le montagne si costruiscono partendo dai detriti!
Noi abbiamo il dovere
di dar loro la vita, abbiamo il dovere di curarli all’impossibile.