Non
ho mai avuto scelta.
Una storia d’amore
che sfida le leggi del tempo e della morte sulle ali del coraggio
e della speranza.
Vanessa Price
è una travel vlogger famosa per il suo impegno nella lotta alla SLA, una
malattia terribile il cui gene è ereditario nella sua famiglia. Dopo aver perso
la sorella maggiore decide di lasciare tutto per viaggiare e trascorrere ogni
giorno come se fosse l’ultimo, raccontando le sue esperienze su un canale che
in breve diventa seguitissimo.
Quando è costretta a
tornare a casa per occuparsi della nipote incontra Adrian Copeland,
avvocato sexy e gentile, che riuscirà a farsi spazio nella sua vita incasinata
e a far vacillare ogni fermo proposito.
La
mia posizione sul frequentare qualcuno era leggermente cambiata con l’arrivo
del signor Copeland.
Durante la lettura
delle prime pagine ero fortemente tentata di smettere. Mi sembrava un romanzetto
semi-adolescenziale, soprattutto a causa dei titoli dei capitoli,
così stravaganti ed insoliti. Per fortuna non l’ho fatto!
Mi sarei persa una narrazione
da pelle d’oca, dove le emozioni ti saltano addosso e ti avvinghiano
l’anima lasciandola in subbuglio. Quella che apparentemente si presenta come
una classica commedia romantica, con un “lui” strafigo e una “lei” in stile
Bridget Jones è invece una vicenda molto profonda, commovente ed intensa che
arriva dritta al cuore.
Sei
una marea, Vanessa. Mi hai travolto e hai scacciato tutto quello che credevo
importasse, e poi mi hai riempito finché non sono affogato in te.
Due persone agli
antipodi per esperienze, famiglie e problemi, che s’imbattono casualmente
l’una nell’altro una notte a causa di una bimba che piange. Un incontro orchestrato
dal destino per regalare loro il dono più prezioso, quell’amore
vero così potente da spazzare via il passato per far posto ad un luminoso
presente.
Non
riuscivo a capire come avessi fatto a vivere senza di lei. Come avessi passato
le giornate senza conoscerla.
All’improvviso la realtà
entra di prepotenza nella loro bolla felice e bisogna, purtroppo, farci i
conti.
Non
sapevo come accettare la situazione.
Un libro forte, tormentato,
amaro come il caffè senza zucchero, perché pone faccia a faccia con il
mondo di una malattia atroce per cui ad oggi ancora non c’è cura. Un
libro colmo di fede e speranza, di voglia di vivere e divertirsi
come antidoto ai crudeli scherzi del fato e all’incertezza del
futuro. Un libro che celebra la “cecità” dell’amore, l’impossibilità
di scegliere di chi innamorarsi e soprattutto di rinunciarvi anche
dinanzi all’evenienza più terribile. Un libro che profuma di dolcezza
e brilla come un raggio di sole sullo sfondo di cupe nubi
temporalesche.
Se
vivi la vita fissandoti su come finirà, stai solo vivendo la fine due volte.
Lo stile brioso
ed ironico alleggerisce la pesantezza del tema principale insieme
a personaggi secondari davvero singolari. Una struttura molto intelligente
ed accattivante che tiene incollati alla lettura e sorprende nel finale
assolutamente incredibile!
Non
smetterò mai di cercarla.
Una lettura che
consiglio a tutti, per un bagno di umiltà e consapevolezza!
Sii
felice con me, finché puoi.