Titolo: Bandit
Autore: B.B. Reid
Editore: Always Publishing (26 aprile 2018)
Giudizio: 💗💗💗💗💗
Mian Ross è la giovanissima figlia di un malvivente che si ritrova, dopo che suo padre è stato arrestato per l'omicidio del suo socio, sola e con un figlio, senza alcun mezzo di sostentamento. Disperata e senza altre vie d'uscita le rimane un'unica possibilità per trovare soldi: andare a rubare in casa proprio dell'ex socio di suo padre, sperando di non trovarci Angel Knight, suo figlio ed erede del suo impero del crimine, con cui ha passato l'adolescenza e per il quale aveva una profonda cotta. Mian viene ovviamente scoperta dai due compari di Angel, Z e Lucas, i quali però ricevono l'ordine da Angel stesso di lasciarla andare. Ma la libertà per la giovane dura davvero poco. È convinto che Mian gli abbia sottratto un oggetto molto importante per la sua famiglia, che rappresenta l'eredità della stirpe dei Knight, e per questo la tiene segregata, costretta a umiliazioni e privazioni, minacciando di fare del male al suo bambino se non si deciderà a dirgli dove lo ha messo.
Mian lo odia profondamente da quando lui la respinse ancora ragazzina, e le complicate vicende avvenute tra le loro due famiglie non aiutano certo il loro rapporto; è quindi determinata a non cedere al suo ricatto e alle sue violenze psicologiche, è tosta, temprata dalla vita, e non vuole assolutamente darla vinta al suo carnefice.
Angel di contro deve lottare contro la vera e propria ossessione che ha sempre avuto nei confronti della ragazza fin da quando era ancora una bambina e il padre gliela aveva affidata perché le facesse da baby sitter. Ma l'eredità della famiglia è troppo importante e l'odio che prova verso il padre di Mian, l'assassino di suo padre, viene proiettato anche contro la ragazza. È uno scontro tra titani, devastante e impetuoso, e l'esito, vi assicuro, non è affatto scontato.
Mian lo odia profondamente da quando lui la respinse ancora ragazzina, e le complicate vicende avvenute tra le loro due famiglie non aiutano certo il loro rapporto; è quindi determinata a non cedere al suo ricatto e alle sue violenze psicologiche, è tosta, temprata dalla vita, e non vuole assolutamente darla vinta al suo carnefice.
Angel di contro deve lottare contro la vera e propria ossessione che ha sempre avuto nei confronti della ragazza fin da quando era ancora una bambina e il padre gliela aveva affidata perché le facesse da baby sitter. Ma l'eredità della famiglia è troppo importante e l'odio che prova verso il padre di Mian, l'assassino di suo padre, viene proiettato anche contro la ragazza. È uno scontro tra titani, devastante e impetuoso, e l'esito, vi assicuro, non è affatto scontato.
Titolo: Knight
Autore: B.B. Reid
Editore: Always Publishing (24 luglio 2018)
Giudizio: 💗💗💗💗💗
Che cos'è il controllo senza un po' di caos prima?
Dopo essere stata rapita da Victor, socio di Angel e suo patrigno, Mian è venuta a conoscenza di una verità sconvolgente: suo padre Theo non è il responsabile della morte di Arturo, padre di Angel, ed è quindi in prigione da innocente. Non solo, sua madre era l'amante di Arturo e per questo Bea, la madre di Angel, lo ha ucciso; viene inoltre a sapere che Angel era al corrente di tutto e ha quindi lasciato che suo padre fosse arrestato e portato in carcere. Nella colluttazione seguita all'arrivo di Angel per liberarla rimangono uccisi Victor, sua figlia Eliana e Bea, ma Mian, inferocita per il suo tradimento, pugnala Angel e scappa. Non andrà molto lontano, appena fuori dal sotterraneo dove era tenuta prigioniera trova Lucas e Z accorsi al seguito di Angel che la riportano a casa da Caylen. Angel è ovviamente solo ferito ma incolpa del suo ferimento Eliana, anche se i suoi due amici non credono alla sua versione e sembrano convinti della colpevolezza di Mian. La ragazza sa di non poter restare nella magione dei Knight, detesta Angel e non vuole avere più nulla a che fare con lui. Prende così soldi dalla cassaforte e si organizza per scappare insieme al figlioletto, indifferente al fatto che l'unica possibilità che ha di tenerlo al sicuro è quella di restare con l'uomo che odia, e consapevole che, ovunque vada, ci sarà sempre qualcuno a darle la caccia, che sia il Knight, il senatore Staten, nonno di Caylen, o persino i membri della famiglia di Angel, che le darebbero la caccia per colpire lui. Riuscirà ad allontanarsi abbastanza e a rimanere nascosta? E Angel la lascerà andare?
Recensione
Dio doveva essersi sentito particolarmente
indulgente con sé stesso il giorno in cui l'aveva creata, e aveva assicurato a
me il posto che mi spettava all'inferno quando l'aveva messa sul mio cammino.
B.B. Reid è ufficialmente una delle mie nuove scrittrici
preferite! Se con Four and Ever mi aveva già conquistata, con questa duologia
ha confermato appieno il mio pensiero positivo su di lei.
All’inizio aveva paura di leggere questi suoi primi libri,
poiché reggere il confronto con una protagonista cazzuta come Four è davvero
difficile, o almeno così pensavo. Così temevo di trovarmi una femminuccia
qualsiasi da romanzetto rosa che mi uccidesse l’idea che mi ero fatta della
Reid.
E invece no! Assolutamente no! Con mio immensissimo piacere,
ho ritrovato lo stile frizzantino e cazzuto della scrittrice, insieme ad una
nuova, indimenticabile protagonista: Mian Ross.
Comincio subito col dirvi che questa serie è brutale, piena di drammaticità e cattiveria. Siamo,
infatti, nel bel mezzo di una famiglia malavitosa e il protagonista maschile,
Angel Knight, è il re di tutto questo impero.
Lei mi rendeva vulnerabile. E per questo, dovevo distruggerla.
Mian e Angel sono vecchie conoscenze: il romanzo, infatti, è
strutturato tra momenti del presente e momenti nel passato, quando Angel
era l’adolescente incaricato di badare alla piccola Mian, mentre i loro padri
erano in giro per affari non proprio legali.
Per Angel, Mian ha
sempre rappresentato il frutto proibito, la ragazzina con troppi anni meno di
lui per poter anche solo pensare di farci qualcosa. Nonostante gli
ostacoli, però, la sua ossessione per la
ragazza non fa anche aumentare negli anni forzati che passano insieme, tanto da
arrivare quasi al momento in cui finalmente la riesce ad ottenere. Ed è qui che
inizia la nostra storia, da un pazzesco colpo di scena che farà ritrovare Mian,
tre anni dopo, a 19 anni, da sola, con
un padre in carcere con l’accusa di omicidio, e un figlio piccolissimo da
crescere. E, no, neanche qui è come sembra: il figlio di Mian non è di Angel, le loro
strade si sono per sempre divise dopo il presunto omicidio del padre di Mian a quello di Angel!
Ma si sa, il per sempre non
è mai per sempre. Licenziata dall’ennesimo lavoro, senza nessuno a
cui chiedere aiuto, Mian azzarda una mossa estrema per salvare dalla fame e
dalla povertà il suo bambino: tenta di portare a termine il colpo che suo padre
aveva intenzione di fare prima di finire in prigione, cioè rubare qualcosa di
così prezioso da essere tenuto in cassaforte nella villa dei Knight.
Riesce solo a rubare un orologio di lusso, prima di essere
scoperta, e, dopo qualche giorno, rapita. Rapita da Angel Knight, il ragazzo
che l’ha sempre protetta e che ora cerca di distruggerla. Per uno scherzo del
destino, infatti, il prezioso oggetto dalla cassaforte è stato davvero rubato e l’unica colpevole che
Angel ha è solo e unicamente Mian. Cercherà di piegarla in tutti i modi, di
spezzarla, di umiliarla. La picchia e la costringe alla fame. Eppure,
nonostante la giovane età, Mian resiste e combatte, sia con la lingua che con i
fatti. Abbondano infatti battute sagaci
e frasi pungenti, insieme a insistenti tentativi di fuga o di sfida!
Angel Knight non era né il mio angelo custode, né il mio cavaliere dall’armatura
scintillante. Lui era il mio nemico.
Ma quello che assolutamente non manca, è la prevalente
erotica sparata a mille grazie ai due compari di Angel, Lucas e Z, che
faranno uscire di testa Mian e tutte voi!
Angel è il bandito
cattivo che tiene prigioniera Mian, ma scopriremo presto che il vero
prigioniero è Angel, e Mian sarà la sua unica speranza di salvezza. Il
Knight è infatti prigioniero della sua famiglia, delle regole della sua
famiglia, e troverà il coraggio di liberarsene solo e soltanto per amore. Sfiderà e abbandonerà tutto per redimersi
dinanzi agli occhi della donna che spera, un giorno, possa perdonarlo al punto
di accettarlo di nuovo della sua vita.
Ero di Angel, corpo e anima. E lui avrebbe posseduto l’uno e distrutto
l’altra.
Come accennato, quindi, la trama non è così banale come può
apparire. Ci sono intrighi familiari,
loschi piani che si formano alle spalle dei protagonisti, inganni, vendette… E
tanto, tanto sex!
Un po’ romanzata la vita da criminale descritta. Di certo,
nella realtà, non sono tutti amichevoli e simpatici come Z… Ma, ragazze,
credetemi che perderete la testa comunque per tutti i maschi presenti!
(eccezione fatta per i vecchi viscidi, ovviamente!)
Bandit e Knight vi faranno rabbrividire, sospirare, gioire,
ridere, vi terranno incollati alle pagine fino all’happy ending che non è per niente scontato, e soprattutto vi
faranno innamorare di questo amore che è tanto distruttivo da aver creato un pandemonio
prima di finire com'è giusto che sia: con Mian e Angel.
Solo per averti, ho venduto la mia anima e la venderei di nuovo per
tenerti. Desiderare te mi ha reso un mostro, perciò dimmi, Mian… l’amore può
reggere il paragone?
Titolo: Un amore di principe
Autore: Nichole Chase
Editore: Newton Compton Editori (21 ottobre 2019)
The Royals Series
1. Realmente amore (20 aprile 2019)
2. Un perfetto principe azzurro ( 20 luglio 2019)
Giudizio: 💗💗💗
Maxwell Jameson Trevor, principe di Lilaria, detesta il suo ruolo a corte. Trova pace solo nello studio in cui dipinge e si tiene alla larga dai riflettori e dai drammi derivanti dalla popolarità. Ma quando i suoi doveri gli impongono di comunicare la morte di un membro della linea di successione al trono, non riesce a dire di no. Max sa bene che cosa significa apprendere una notizia tragica dai giornali, e così raggiunge Lady Meredith Thysmer, per dirle che suo nonno è deceduto. Meredith è cresciuta in un famiglia umile. Quando le è stato conferito un titolo, grazie alla lontana parentela del nonno con la famiglia reale, ha fatto del suo meglio per garantire a suo figlio Marty una vita migliore. Ma adesso il loro destino è di nuovo in bilico. L’unica cosa certa è che Meredith non è la classica damigella in difficoltà in cui un principe potrebbe imbattersi…
Recensione
L'amore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce
Un amore di principe è l’ultimo libro della Royal Series di
Nichole Chase e devo ammettere che, a differenza degli altri due (Realmente
amore e Un perfetto principe azzurro), mi ha un tantino deluso.
I protagonisti, Lady Meredith di Thysmer ed il principe
Maxwell di Lilaria sono interessanti e sfaccettati, e c’è la giusta
combinazione di odio-amore, ma la storia è un po’ banale e non sufficientemente
approfondita.
In pochi giorni si esaurisce una vicenda che se, se argomentata
più profondamente, sarebbe di certo stata un piccolo capolavoro narrativo.
“Dovresti scappare via da me, più in fretta che puoi” sussurrò “Io sono
tutto ciò che non vorresti mai avere”
“Non ne sarei così sicuro”
“C’è qualcosa tra noi, comunque tu la voglia chiamare. Una relazione,
un’amicizia, un’attrazione. C’è già qualcosa”
É vero
che i due si erano già incontrati in precedenza, ma il lettore non riesce ad
inquadrare questo pregresso incontro in una situazione che li vede già vicini
più che mai.
Ci eravamo incontrati al matrimonio di suo fratello maggiore e avevamo
fatto un ballo.
In particolare, il principe Maxwell viene sovente definito
un playboy allergico ai legami, però non sembra assolutamente, visto quanto in
fretta si appiccica a Meredith!
Stare con lei poteva essere pericoloso […] perché ero seriamente in
pericolo di innamorarmi. E non era il genere di cose che poteva capitare a me.
Si parla poi con insistenza delle sue fobie (i giornalisti,
lo stare sotto i riflettori), e quindi delle sue incertezze verso la carriera
di cantante di Meredith, che lo esporrebbe costantemente ai mass media, ragion
per cui lui cerca di vivere questo prepotente sentimento alla giornata, senza
pensare al domani. All’improvviso, però, le chiede di sposarlo, così, senza che
si chiarisca un bel niente!
Dal canto suo Meredith sa bene di essere un pesante fardello
per Max, con suo figlio Marty, i suoi drammi familiari e le sue velleità
artistiche, tuttavia, anche se a tratti prova ad allontanarlo, in realtà anche
lei cede alle emozioni e accetta persino di sposarlo.
Tutto bellissimo, sul serio, ma i problemi restano e non ci
sono indicazioni su come sarà la loro vita insieme.
Meredith resterà a Thysmer
per amministrare il ducato rinunciando alla sua carriera? O tornerà in
Inghilterra e Max la seguirà? E suo padre? Si è salvato dal terribile incidente
e quasi sicuramente andrà in una clinica per disintossicarsi dall’abuso di
alcool, ma poi?
Insomma, una storia con un potenziale enorme che non è stato
sfruttato, dove manca pathos, adrenalina, è tutto piatto e lineare come il mare
in una giornata soleggiata e senza vento.
Nonostante le disastrose condizioni familiari dei Thysmer e
le diversità di vedute di Meredith e Max, mancano anche profondi litigi, un po’
di dramma, per dare colore ad un piatto monocromatico che, pur non da buttare,
non ti sazia a dovere.
Se dovessi consigliare questo libro, lo farei molto a
malincuore, malgrado Nichole Chase una brava scrittrice!
Titolo: Tu, ma per sempre
Autore: Roberto Emanuelli
Editore: DeA Planeta Libri (8 ottobre 2019)
Giudizio: 💗💗💗💗💗
Quanto coraggio ci vuole per tener stretto l’amore, anche quando fa male? Quanto coraggio ci vuole per rialzarsi dopo l’ennesima caduta? Quanto coraggio ci vuole per stare al fianco di un amico mentre il mondo gli crolla addosso? Quanto coraggio ci vuole per sedersi davanti a un tramonto, spingere lo sguardo oltre la linea dell’orizzonte e capire che chiunque può superare i propri limiti, chiunque può essere infinito? E per imparare ad amarsi, fregandosene dei giudizi altrui, saltando fuori dalla gabbia che hai intorno, quanto coraggio ci vuole?
Lorenzo e Marzia sono amici da poco, uniti dalla musica, quella che lui suona da sempre, per passione e per mettere insieme uno stipendio, e che per lei fa parte del regalo di compleanno che sta preparando per Riccardo, l’amore della sua vita. Hanno storie diverse, Lorenzo e Marzia: lui ha trentasette anni, è nato in una periferia popolare ma vive in un palazzo elegante del centro di Roma, con la sua bellissima moglie Ginevra e una splendida bambina di tre anni e mezzo, per la quale farebbe qualunque cosa; Marzia di anni ne ha diciotto, si è appena trasferita con la famiglia alla Garbatella, trovando nuove compagne con cui condividere le emozioni più forti, compresa la paura per l’esame di maturità. Rompendo ogni schema e con la tenerezza dirompente delle vere amicizie, loro e un gruppo fantastico di persone pronte in ogni momento ad aiutarle affronteranno un’estate destinata a cambiare tutto, attraverso cadute dolorose, altalene di dubbi, errori inattesi e momenti di irrefrenabile gioia. Con la voglia di credere nell’amore, sempre, a qualunque costo, e di urlare al mondo la magia di un bacio, la poesia di un sorriso, la bellezza dei propri sogni!
Recensione
L'amore sei tu, anche quando farà freddo.
L'amore sei tu, ma per sempre.
Ho letto questo libro spinta dalla curiosità verso il
clamore che sta suscitando l’autore Roberto Emanuelli sui social, per capire
perché è diventato un “caso” editoriale.
All’inizio sono rimasta un po’ spiazzata poiché in Tu, ma per sempre non si trova una narrazione classica, ma un mix di storia, poesia,
riflessioni, massime, un’introspezione e una profondità di pensiero che lascia
il lettore allo stesso tempo affascinato e spaventato.
Affascinato perché Emanuelli
ha dato vita ad uno stile nuovo che ammalia e crea dipendenza, uno stile
discontinuo ma omogeneo che ha il pregio di donare spessore e realismo ai fatti
e ai personaggi.
Spaventato perché è raro trovare una simile sensibilità e
schiettezza d’animo, sembra quasi che Emanuelli riesca a mettere a nudo
sentimenti, paure, sogni e dolori di tutti noi, noi che di colpo ci sentiamo
capiti, compresi totalmente, e parte di un qualcosa di più grande.
Ti sentirai dimenticata, tradita, proprio da quelle persone a cui hai
donato il tuo cuore, quelle a cui hai tenuto la mano quando dentro al loro mondo
era calato il buio. Arriverà da quelle persone, la pugnalata che proprio non ti
aspettavi.
Arriverà la delusione per un amore grande e senza fine, ti sentirai
persa, sola, smarrita. Maledirai il giorno in cui ci hai creduto. E di notte
cercherai un suo abbraccio, senza trovarlo. Aspetterai un suo messaggio, una
telefonata… che non arriveranno. Ti chiuderai in te stessa col cuore in mille
pezzi e la tua vita da ricostruire.
Il dolore è un filo sottile, invisibile e tagliente che ti ferisce al
minimo movimento, anche il più impercettibile. E ti unisce col cuore di chi
sente quello che senti….
La trama può sembrare banale (due amici che scoprono di amarsi da sempre), ma l’autore riesce a
renderla speciale, unica, a descrivere il vero amore in maniera sublime e
magica, a far quasi respirare la sua forza e la sua voglia d’innalzarsi sopra
tutto e tutti.
É stato incredibile vedere Lorenzo e Sofia baciarsi, cascare l’uno
negli occhi dell’altro, tenersi stretti come per scongiurare il rischio di
perdersi ancora, rinascere e fare esplodere il mondo, rigirare l’universo,
insegnare alle stelle a brillare, ché le stelle sanno dare il loro meglio, e
brillano davvero, solo quando è amore vero, solo quando vale la pena illuminare
il profilo di due labbra che si toccano per respirare, di due mani che si
cercano, si trovano e poi si prendono per non lasciarsi più….
Accanto all’amore,
co-protagonista indiscusso è il sentimento dell’amicizia, troppe volte
trascurato e posto a mo’ di sfondo delle vicende principali, mentre qui ne
viene esaltata l’importanza e il valore intrinseco. Molto forte e significativa
l’immagine di Davide che si “violenta”
per permettere a Lorenzo d’inseguire il suo sogno d’amore, commettendo un furto
che va contro la sua morale e i suoi princìpi.
Anche la
caratterizzazione dei luoghi viene resa in maniera vivida e vibrante, come una
pennellata di colore su un quadro, per farne apprezzare appieno il fascino e la
grandiosità, spesso nascoste dietro un’apparenza scialba e grezza.
Esemplare è la voce di Marzia che parla del suo nuovo quartiere, la Garbatella.
…un vero è proprio paradiso, se pur ricco di contrarsi, di luci, di
ombre, di cemento, di asfalto, di fiori e cielo. E in questa meraviglia che
nasce popolare e in parte lo resta, assisti a contraddizioni che le donano un
senso di bellezza ancora maggiore.
Complessivamente un
libro che fa emozionare e sognare, sperare che esista davvero un lieto fine, un
amore con la A maiuscola che ci faccia volare, la felicità, anche se, come
dice Emanuelli, “se non sei felice, se
non sei davvero felice, non puoi accendere il sorriso di nessuno. E se smetti
di inseguirla, la felicità, lei smette di trovarti. Perché sei tu, sei tu la
tua felicità.”
Dal romanzo sono poi state isolate sui social delle massime
che stanno diventando dei veri mantra, come “Siamo
solo per pochi!” (scritta che molti si sono già tatuati), o “C’è solo questa vita”, insieme a frasi
che fanno commuovere l’anima e sbrinare il cuore:
Vorrei portarti in un posto speciale, uno di quelli che ti fanno
sentire il rumore del mare anche se il mare non c’è.
Chi ti giudica non lo sa cosa hai passato.
Se non hai avuto voglia di restare, sappi che non ci sarà nessun luogo
nel mio universo in cui potrai tornare.
L’amore sei tu, anche quando farà freddo.
Finora l’unico scrittore capace di restarmi dentro con le
sue parole è stato Nicholas Sparks, grande maestro nel descrivere
sentimenti ed emozioni e nell’inventare storie indimenticabili.
Mi tocca ora aggiungere Emanuelli e consigliare vivamente a
tutti il suo romanzo Tu, ma per sempre.
Titolo: Élite
Autore: Laurelin Paige
Editore: Amazon Publishing (3 ottobre 2019)
Giudizio: 💗💗💗💗
C'era una volta Sabrina Lind, una ragazza povera e bellissima, che aveva un sogno: voleva far parte dello scintillante mondo dei ricchi, un Élite che, grazie alla sua borsa di studio ad Harvard, poteva osservare abbastanza da vicino, affascinata e irresistibilmente attratta dallo scintillio dell’esistenza dorata dei privilegiati, e in particolare da uno di loro, Weston King, bello, solare, inavvicinabile. Quello stesso mondo tanto agognato una sera cerca di fagocitarla, masticarla e risputarla fuori a pezzi a causa di una brutale aggressione sessuale posta in atto da uno di quegli stessi rampolli privilegiati. Da quell'incubo viene salvata non dal cavaliere dalla splendente armatura di cui lei cercava disperatamente di attirare l'attenzione, ma da quello con l'anima oscura e il cuore nero, quello ben più affascinante e perverso da cui, scoprì in seguito, avrebbe dovuto stare alla larga, il tenebroso ed enigmatico Donovan Kincaid, assistente di uno dei suoi professori. Dieci anni dopo i fatti che le hanno sconvolto la vita e l’hanno costretta ad abbandonare il sogno di laurearsi ad Harvard, quel mondo scintillante e pericoloso torna a scontrarsi con la sua esistenza e la travolge una volta per tutte. Il biondo cavaliere ora l'ha finalmente notata: è proprio Weston che la riporta indietro nell’Élite, proponendole il lavoro che ha sempre sognato, ma Donovan, il cavaliere oscuro, è sempre lì, al suo fianco, che la osserva nell'ombra. Sarebbe facile per Sabrina concedersi finalmente il sogno di una vita, ma perché invece di correre verso la luce è così irresistibilmente attratta dalle tenebre?
Recensione
Cos’era una ragnatela, dopotutto, se non un sottile intreccio di fili
di seta? Ora che ero finita dentro una trappola, tuttavia, la sua presa era
meno che fragile. Non sarei andata da nessuna parte finché lui non mi avesse
liberata. In qualsiasi momento, avrebbe potuto decidere che non era più
interessato a banchettare con la sua preda e mi avrebbe tagliato fuori dalla
ragnatela.
Ma ormai ero troppo avvolta nelle sue spire per fuggire illesa.
Le mie ali si sarebbero strappate.
Mi avrebbe distrutta.
Élite è quel
genere di libro a cui devi essere preparata prima di azzardarti a leggerlo. Non
è una storia tranquilla, ma è perversa e rude, dove il protagonista non è il
cavaliere in armatura bianca pronto a salvarci e il cuore della protagonista
non è limpido e innocente come ci aspetteremo.
E se fin qui vi starete dicendo: vabbè, sarà il solito
stronzo buono, e lei quella dura ma dolce… No. Non intendo questo. Intendo che Donovan Kincaid è prepotente, manipolatore,
crudele, ossessivo. E Sabrina Lind è sua totale sottomessa, sia
in termini di violenza che d’amore.
Volevo scappare. Volevo restare. Avevo bisogno di fuggire, ma avevo
anche bisogno di lui. Avevo bisogno di lui con ogni fibra del mio essere.
Sabrina è una donna che si trascina dietro un dramma subito
da adolescente, dramma da cui è stata salvata (anche se in intenzionale ritardo) da Donovan (e già qui dovreste capire che il tizio non è per niente il classico
ragazzo-eroe). Donovan era il giovane assistente del professore della
ragazza, ad Harvard, e che, da quel giorno, diventerà la sua valvola di sfogo
per trasformare l’incubo in sogno.
Scopre infatti di
essere attratta dalla violenza, dall’oscurità, e trova la stessa fiamma nera
solo e soltanto in Donovan, il quale non si farà problemi ad accenderla e
trasformarla in incendio in qualsiasi momento. Per poi spegnerla con una
secchiata di acqua gelida ogni santissima
volta, perché lui “non ha relazioni”.
Mi chiedevo cosa ci fosse di sbagliato in me dal momento che volevo che
Donovan inscenasse questo evento terribile di cui ero stata vittima. Mi
domandavo perché mi piaceva che fosse rude e crudele e selvaggio. Perché questo
mi eccitasse dannatamente tanto.
Donovan è rimasto scottato
da una sua precedente storia, l’unica che abbia mai avuto, con una ragazza
morta proprio per colpa della sua ossessione e di questo lui non si perdonerà
mai, e farà di tutto per non ripetere l’accaduto. Per controllare la sua
ossessione, quindi, sono escluse le relazioni amorose con le donne e cercherà
di farlo capire a Sabrina in tutti i modi brutali e crudeli che conosce.
Però ti voglio dire,
caro Donovan, che se vuoi spingere una donna nelle braccia di un altro, non la
cerchi in continuazione per molestarla, non la controlli, non la stalkereggi.
Proprio dei pessimi metodi per uscire dalla testa di qualcuna!
L’autrice non è da meno dei suoi personaggi, infatti lo
stile narrativo è crudo e reale, senza mezzi termini. Per la prima volta, porta
in superficie un tema che, per chi meno per chi più, ognuno custodisce nei suoi
pensieri più nascosti. Perché tutti nascondono fantasie che tirano fuori solo
quando sono soli, di cui magari si vergognano e di cui hanno difficoltà a
trovare un partner con cui condividerle.
“Vuoi dire perché io la smetta. La smetta di dire e fare cose che forse ti mettono a disagio, ma che ti fanno sentire viva per
la prima volta dopo anni. Però, sai qual è il problema? Quello che tu vuoi
fermare veramente non sono io, ma le reazioni che ti suscito. E quelle non se ne andranno cercando risposte su
internet, bevendo o facendo stupide conversazioni. E non importa quante volte
ripeterai queste menzogne a me o a te stessa, non cambierà il fatto che si
tratta esattamente di questo. Di
menzogne”
Sabrina, sotto questo punto, non ci nasconde niente. È un libro aperto e ci trascina con lei nelle
sue insicurezze, nelle sue paure, nei suoi desideri. Per questo il lettore
verrà coinvolto da lei, imparerà a volerle bene e si infurierà quando la vedrà
farsi trattare da tappetino. Cosa che accadrà SEMPRE.
Cosa poteva farmi? Che domanda difficile. Avrebbe potuto torturami
davanti a una folla intera e nessuno l’avrebbe notato. Mi torturava anche
quando non eravamo nella stessa stanza,
e lo sapeva bene.
Molto intrigante anche la storia nella storia, e cioè quella
di due personaggi minori: Weston e Elizabeth. Due anime libere costrette a
fingere un matrimonio e, soprattutto, costretti a fingere di sopportarsi.
Divertentissimi i loro punzecchiamenti e totalmente scontato che, il libertino
Weston, ha finalmente trovato pane per i suoi denti! E poverino, meglio così
che essere la seconda-chiaramente-scelta
di Sabrina, che ha due prosciutti a forma di Donovan su gli occhi e non vede
altro!
Eppure, se fin qui il tappetino è sembrata-chiaramente-Sabrina,
mi sento di dover spendere una parola anche per Donovan: è lui il vero
tappetino perché, contro tutto quello che dice e che fa, contro tutti i buon sensi che gli scampanellano nel
cervello, è sempre lui che non se ne va
mai, anche quando Sabrina pensa di aver chiuso con lui, è lì nell’ombra che la
controlla e aspetta solo di balzare di nuovo nella sua vita.
Il consiglio che mi sento di darvi è: preparatevi a leggere una storia dove, ad ogni angolo, spererete di
vedere un miraggio di gentilezza nel cuore del protagonista e, anche quando vi
parrà di scorgerla, sarà presto calpestata sotto i brutali calci delle sue
scarpe costose. Iniziate il libro preparando il vostro cuore ad essere maltrattato, ma confidando che tutto si risolva
verso il meglio nel secondo volume!
“Non avrei voluto
accorgermi di te” disse così piano che fu quasi un sussurro. “E ora non so come
smettere”
Titolo: Tutto il blu che parla di noi
Autore: Naike Ror
Editore: Amazon Publishing (15 ottobre 2019)
Giudizio: 💗💗💗💗
Una ragazza giovane e insicura, un uomo freddo e deciso, una passione travolgente e rischiosa
La giovane e bella Faith Howard Moore ha una grande passione: la pittura. Dipinge con le dita, usa sempre il blu e solo di fronte a una tela riesce a sentirsi libera e felice. La sua famiglia, tuttavia, ha ben altri piani per lei. Gli Howard Moore sono una celebre dinastia di diplomatici statunitensi, che non può permetterle di perdersi tra vernici e scarabocchi. Così Faith viene spedita a Parigi per uno stage presso l’ambasciata americana, dove dovrà prepararsi allo studio delle scienze politiche.
Parigi, però, è anche la città dei grandi musei, degli artisti bohémien e soprattutto... la città dell’amore. All’ambasciata, infatti, lavora Terence Fareed Wilkinson, un ricco affarista metà americano e metà persiano. Fisico mozzafiato, occhi di smeraldo, anche lui è un pittore e un amante dell’arte. Ed ecco che scatta implacabile il colpo di fulmine.
Ma se Faith nascondesse a Fareed di essere l’erede dei famosi Howard Moore? E se anche lui celasse un segreto tanto oscuro da poter allontanare Faith?
Recensione
Perché quell’uomo aveva un tale potere su di
lei? Perché riusciva a portarla in paradiso e poi all’inferno nell’arco di
pochi istanti?
“Tutto il blu che parla di noi” è un romanzo all'apparenza
molto delicato. Troviamo subito, infatti, una protagonista molto dolce,
remissiva, timida, educata, il cui unico ‘atto di ribellione’ alla famiglia è
quello di chiudersi nel capanno dietro casa e dipingere. Faith, infatti, non proviene
da una famiglia qualsiasi ma da quella degli Howard Moore, una delle più ricche
e famose dinastie diplomatiche degli Stati Uniti.
Se per lei, quindi, dipingere è la sua vita, per sua madre
si tratta solo di scarabocchi che rischiano di mettere in ridicolo il buon nome
degli Howard Moore. Come punizione, Faith viene spedita per uno stage presso l’ambasciata
americana di Parigi, sotto falso nome, dove tutto cambia.
Se lo scopo della madre era quello di allontanarla dai suoi
dipinti, proprio lì a Parigi Faith si imbatterà in una bottega quasi anonima ma che, al suo interno, nasconde una piccola meraviglia: per una
piccola offerta è possibile acquistare una tela e ricevere la possibilità di
tornare lì a dipingere finché l’opera non sarà terminata.
Per il suo cuore era stato come affrontare le montagne russe: si era
spaventato, poi rallegrato, turbato e rilassato. Aveva battuto all'impazzata quando lui le aveva stretto la mano, si era tranquillizzato quando si era
immersa nella pittura, per agitarsi di nuovo ogni volta che incrociava quello
sguardo così profondo.
Terence Fareed Wilkinson è un affarista spietato che lavora
all'ambasciata di Parigi, bellissimo e tenebroso. Dietro il suo cuore di
ghiaccio, però, si nasconde l’anima di un artista e sarà proprio questo il
punto di incontro con Faith. Nata come una storia di battibecchi nella piccola
bottega di Parigi sulle scelte di stile in fatto di pittura e poi come piccole
vendette negli uffici dell’ambasciata, sfocerà presto in una sfrenata passione
che terminerà quando Faith dovrà tornare a casa.
Poteva illudersi, non importava.
Poteva innamorarsi, non importava.
Poteva fare male, non importava.
L’importante era sentire quel corpo possente che la reclamava come sua,
quelle labbra che cominciavano a essere spudorate e prepotenti.
L’incontro con Fareed ha apportato cambiamenti positivi
nella ragazza: da remissiva comincia a combattere per il proprio futuro,
riuscendo ad ottenere dalla famiglia l’approvazione per frequentare una scuola
d’arte.
Fareed era questo per Faith: la faceva sentire libera, partecipe di un
momento e non più solo spettatrice.
Fin qui il romanzo è stato piuttosto piatto, quasi
deludente. Poi all'improvviso tutto è cambiato: la sorella di Faith, Kathleen,
annuncia che sta per sposarsi con Terence, quel Terence Fareed Wilkinson! L’uomo, infatti, pur continuando a
tenersi costantemente in contatto con Faith (ignorando il vero cognome della
ragazza) anche nei mesi di lontananza, ha una vendetta personale da portare
avanti e che prevede appunto quella di sposarsi con una Howard Moore.
Qui la storia si fa interessante: Fareed che cerca di
riconquistare Faith, e Faith che ,per una volta, da dolce e pura si trasforma
in una tigre e lo manda al diavolo!
Faith non era più quell’agnellino che aveva conosciuto in una sporca
bottega di Parigi. Era diventata una tigre, proprio come aveva predetto sua
madre. E lui, davanti a una tigre che amava, non avrebbe combattuto con tutte
le sue forze.
‘Manda al diavolo’
anche il colore blu, sostituito da uno che definisce meglio i suoi sentimenti:
Porpora, e pensava al male che Fareed le aveva fatto.
Bordeaux, e pensava alla vendetta che Fareed aveva progettato.
Ciliegia, e pensava all’amore che Fareed le aveva donato.
Cremisi, e pensava alle bugie che Fareed le aveva raccontato.
Mi è piaciuto molto anche il rapporto tra Faith e Kathleen:
se fino a questo punto la sorella maggiore ci era stata presentata come una
stronza gelida (un po’ una Fareed versione femminile), scopriamo che in realtà
vuole davvero bene a Faith, a cui sta provvedendo a pagare la retta universitaria
con i suoi risparmi, dal momento che i genitori navigano in un mare di debiti.
Naike Ror ha saputo creare la perfetta storia di un tenero
uccellino che, dopo essere stato tenuto prigioniero in una gabbia dorata, si
affaccia verso la libertà, affrontando ostacoli e dolorose rivelazione, ma
scoprendo dentro di sé una forza che non sapeva di possedere.
Da un altro punto di vista, è la storia di uomo potente e determinato
che, per amore della sua famiglia, è disposto a distruggere e passare sopra
chiunque ma che, davanti al vero amore, è costretto a fermarsi e a capire che
la vendetta non sempre toglie qualcosa solo a chi la subisce, ma che può
rivelarsi altrettanto terribile anche per chi la trama.
Poteva un bacio cancellare mesi di dolore? Poteva un bacio farla
sentire così forte?
Benvenuti sul blog "La Valigia di Carta" di Mary e Vale, in cui ci occupiamo di recensire libri! Siamo due bionde sorelle con la passione per i libri e la scrittura, i dolci e le serie tv.
Lettori fissi
Archivio
- agosto 2024 (3)
- luglio 2024 (4)
- giugno 2024 (4)
- maggio 2024 (4)
- aprile 2024 (5)
- marzo 2024 (4)
- febbraio 2024 (4)
- gennaio 2024 (5)
- dicembre 2023 (4)
- novembre 2023 (4)
- ottobre 2023 (5)
- settembre 2023 (4)
- agosto 2023 (5)
- luglio 2023 (4)
- giugno 2023 (4)
- maggio 2023 (5)
- aprile 2023 (4)
- marzo 2023 (4)
- febbraio 2023 (3)
- gennaio 2023 (5)
- dicembre 2022 (4)
- novembre 2022 (5)
- ottobre 2022 (2)
- settembre 2022 (4)
- agosto 2022 (5)
- luglio 2022 (4)
- giugno 2022 (4)
- maggio 2022 (5)
- aprile 2022 (4)
- marzo 2022 (5)
- febbraio 2022 (4)
- gennaio 2022 (4)
- dicembre 2021 (5)
- novembre 2021 (6)
- ottobre 2021 (8)
- settembre 2021 (4)
- agosto 2021 (5)
- luglio 2021 (11)
- giugno 2021 (13)
- maggio 2021 (10)
- aprile 2021 (8)
- marzo 2021 (12)
- febbraio 2021 (10)
- gennaio 2021 (6)
- dicembre 2020 (6)
- novembre 2020 (10)
- ottobre 2020 (13)
- settembre 2020 (9)
- agosto 2020 (8)
- luglio 2020 (11)
- giugno 2020 (11)
- maggio 2020 (11)
- aprile 2020 (17)
- marzo 2020 (24)
- febbraio 2020 (19)
- gennaio 2020 (8)
- dicembre 2019 (16)
- novembre 2019 (10)
Post Popolari
Categorie
1 cuoricino
Adult
Amore proibito
Angst
Autobiografia
Autoconclusivo
Autrice
Avventura
Azione
Bad boy
Biker
Biografie
Bondage
Bully Romance
cake
Chick lit
Citazioni
College
College Romance
Comedy
Commedy
Consigli
Contemporary
Contemporary Romance
Crime Romance
Dark fantasy
Dark romance
Depressione
Dipendenza
Distopico
Disturbo dell'attenzione
Divertente
Drag Queen
Drama
Duologia
epoca regency
Equivoci
Erotic Angst
Erotic Romance
Fake Marriage
Fantascienza
Fantasy
Fiabe
Fumetti
Giallo
Gothic
Gotich
High School
Historical Urban Fantasy
history
History Romance
Horror
Illustrazioni
Intervista
Letteratura Erotica
LGBT
Libri Natalizi
Libri straconsigliati
Lockdown
Mafia
Mafia Romance
Ministorie
Mistery
Mitologia
Music Romance
Narrativa
Narrativa contemporanea
Narrativa femminile
Narrativa per bambini
New Adult
New Adult Fantasy
novella
Odio/Amore
Paranormal Romance
Perdita
Poesia
Racconti
Reality Show
Recensioni
Retelling
Reverse Harem
ricette
Romance
Romanzo Storico
Romanzo Western
Royal
Rubrica
Scambi di opinioni
Schizofrenia
Second chance
Segnalazione
Series
Sirene
Spicy
sport romance
Storie vere
Suggerimenti
Thriller
Trash
Triangolo amoroso
Trilogia
True Crime
Urban fantasy
Vampiri
Young Adult
Young Adult Fantasy
Modulo di contatto
Powered by Blogger.