Recensione: Un infinito istante di noi - Brittainy C. Cherry

A quanto pareva, ognuno a questo mondo aveva le sue cicatrici. Ognuno aveva squarci e tagli nell’anima che sanguinavano. Solo che alcune persone erano più brave a nasconderli.

Landon Harrison è un adolescente che apparentemente ha tutto: è ricco, figo, popolare, pieno di ragazze. Ma dietro la facciata luccicante si nascondono ombre e ferite aperte che lo consumano dall’interno.

Sono falso. […] Sono falso in ogni fibra del mio essere.

Da quando suo zio Lance è morto, suicida, il giorno del suo compleanno, Landon è sprofondato sempre di più  in quel buio che avverte dentro, e, per sopravvivere, deve a tutti i costi trovare un appiglio che lo mantenga a galla. E forse l’ha trovato in una stupida scommessa: far innamorare di lui Shay Gable, sua acerrima nemica, verso cui nutre un odio profondo perché è… semplicemente perfetta!

Detestavo lei e la sua aria da santarellina. […] Prendeva sempre buoni voti a scuola, faceva sempre amicizia ovunque andasse. Non toccava droghe e usciva sempre sobria dalle feste. […] Piccola Miss Perfezione.

Anche in questo caso però, l’apparenza inganna! Shay è sì, amorevole, paziente e buona, un raggio di sole che illumina chi le sta accanto, ma anche lei ha i suoi demoni da combattere, sotto forma di un padre alcolizzato e spacciatore, che mina la stabilità e la serenità della sua casa.

La mia famiglia era un esempio di reality. Se entravi in casa vedevi cosa succedeva quando le persone smettono di essere civili e diventano reali.

Avvicinati da quella scommessa nata per gioco, avranno modo di guardare oltre la superficie e vedere chi sono davvero, grazie anche a quel forte sentimento che li ha uniti da subito, e che forse hanno sbagliato a definire odio…

Shay ha riacceso il mio cuore. Il suo bacio mi ha ridato la vita.

Landon era diventato la mia valvola di sfogo dal dramma familiare. […] E lui mi accoglieva sempre.

Un romanzo profondo e intenso, indigesto come un boccone amaro, che spinge a focalizzare l’attenzione su problematiche che ingenuamente riteniamo lontane da noi, mentre sono più vicine e attuali che mai. A volte non capiamo che dietro determinati atteggiamenti sfrontati e aggressivi può celarsi un universo di debolezze e fragilità che solo un cuore senza gli occhiali del pregiudizio e della superficialità può leggere. La depressione è infatti un mostro subdolo che si insinua dentro di noi pian piano, alimentando dubbi e insicurezze, e inghiottendo a morsi le nostre anime nel baratro della disperazione e dell’incapacità di andare avanti. Non è facile chiedere aiuto; spesso, per orgoglio o per timore di essere giudicati, si preferisce negare l’evidenza e attaccarsi ad una bottiglia o ad un grammo di polvere bianca.

Ho cominciato a bere e a drogarmi per placare un po’ la mia mente. Mi sforzavo di seppellire sempre più a fondo i pensieri negativi che quasi dimenticavo di avere.

Naturalmente, questi “svaghi” dalla realtà hanno una data di scadenza, e non fanno che acuire il sentirsi a pezzi, dei falliti che non meritano nulla di meglio al di là della loro solitudine. Perché, anche se si è circondati di persone, sovente nessuno si accorge che stiamo andando alla deriva…

Non riuscivo a respirare in mezzo alla gente che mi spintonava, si divertiva, beveva, senza accorgersi dell’attacco di panico che mi stava divorando, senza notare il dolore della mia anima, che sembrava alimentato da un fuoco.

Ci vuole tanto coraggio per cambiare rotta, per capire di meritare di più, di poter aspirare ad un futuro felice, e soprattutto occorre aprirsi all’amicizia e all’amore, non sbattendovi la porta in faccia perché si crede di non esserne degni.

Amavo follemente il modo in cui mi guardava. Odiavo il fatto che non sarei mai stato all’altezza delle sue aspettative.

Anche questa volta, Brittany C. Cherry dona una grande lezione di umiltà, che induce a riflettere e ad osservare davvero chi abbiamo intorno, per essere persone migliori e per, magari, aiutare qualcun altro ad esserlo.

Mi fai fatto desiderare, sperare e sognare un futuro che non avevo mai realmente immaginato.

Shay e Landon a prima vista sono due ragazzi diversi, votati a non incontrarsi mai, ma il destino li spinge l’uno verso l’altra per una ragione precisa: perché insieme ce la facciano, perché siano l’uno la zattera dell’altro nel mare dei problemi che li affliggono. Perché l’amore riesce a compiere imprese improbabili.

Lodevole il finale, degna conclusione di un percorso che parte dal fondo e risale verso la luce, in quanto “per diventare la persona che volevo essere per Shay, dovevo far chiarezza nella mia mente. Dovevo imparare come funzionavo.”

Questo è il potere dell’amore: ci spinge a migliorare, a superare le nostre paure, a lottare per quella felicità che è giusta per noi, e pazienza se ci vorrà del tempo, l’importante è trovare finalmente sé stessi.

Trova te stesso, perdi te stesso, e poi ritrovati ancora una volta. Cerca la tua anima, London. Vai a fondo. Ridi, piangi, scopri. Scava, ma non in modo precipitoso. Sono qui. Sono qui oggi. Sarò qui domani.

Consigliato a chi non ha paura di affrontare le avversità che la vita pone dinanzi, poiché spesso dietro di esse si scoprono i tesori più preziosi!