Recensione: Dietro la maschera. Non tutto ciò che vedi è come sembra - Licia Righi

I reality show sono oramai parte integrante della nostra quotidianità televisiva da una ventina d’anni e, ad essere sincera, non mi hanno mai attratto granché. Dopo aver letto questo libro, però, devo ammettere di essermi ricreduta. Sì, perché Dietro la maschera è un reality dove i concorrenti devono affrontare le loro paure ed insicurezze mettendosi a “nudo” per trovare, forse, la loro anima gemella. Intrigante, no?

Venti persone devono passare trenta giorni insieme in una villa sottoponendosi a prove, premi e punizioni, ma soprattutto mettendo in gioco loro stessi e sperando di uscirne più forti e consapevoli.

Mettersi a nudo non significa perdere la dignità, al contrario, è prova di grande coraggio.

Tra i partecipanti selezionati ci sono Annalisa , che ha da poco fondato una sua azienda da grafica, ed Alessandro, campione di motocross. Da subito scatta una profonda attrazione fra di loro, un legame intenso ed innegabile che porta a galla timori ed angosce. Alessandro, anche se convinto dei suoi sentimenti e delle sue serie intenzioni, sa che non rinuncerà mai al suo lavoro per una donna. Annalisa, pur volendo il giovane, è confusa e spaventata a causa di un passato doloroso che non riesce a buttarsi alle spalle, e che condiziona i suoi comportamenti.

[…]Il mio corpo ed il mio cuore bramano Alessandro con ogni fibra del mio essere, mentre la mente mi confonde e mi terrorizza, ricordandomi costantemente il mio passato, con il risultato di volermi allontanare da lui.

Messa dinanzi ai suoi demoni dalla produzione, Annalisa deve scegliere se combatterli e sconfiggerli una volta per tutte o restare nel limbo di una vita “a metà”. Trenta giorni saranno sufficienti? L’amore le darà la forza di staccare lo sguardo dal dolore che ha dentro per volgerlo alla felicità che ha di fronte?

[…] Andare avanti non significa dimenticare, ma qui non si tratta di questo, si tratta di accettare cosa è accaduto e smettere di incolpare qualcosa che amo.

Un libro “particolare”, duro e dolce come il torrone al miele, che vede emergere drammi, sofferenze ed incertezze, ripicche e gelosie, ma anche la nascita di rapporti sinceri e duraturi (si spera!!). Un viaggio alla scoperta di sé stessi, dei propri desideri e delle proprie debolezze, per tornare a casa “liberi” dai fardelli interiori e fiduciosi nel futuro. Un’immersione in un mondo, quello del reality, che spesso non si comprende appieno davanti allo schermo e che invece la narrativa ci propone in modo crudo e vero, con luci e ombre, e “dietro le quinte” che aiutano a comprendere il filo logico degli eventi e i vissuti “difficili” dei concorrenti. In merito a questi ultimi, confesso di aver “faticato” un tantino ad inquadrarli sulla base delle scarne informazioni iniziali. Forse sarebbero state utili una maggiore presentazione e caratterizzazione degli stessi per averne un quadro chiaro e preciso.

Al di là di ciò, comunque, è una storia davvero ben scritta, coinvolgente e divertente, che pone l’accento sull’introspezione e sul percorso psicologico dei concorrenti, non offrendo semplicemente “uno spettacolo” per passare il tempo, ma un aiuto concreto a persone fragili e segnate dalla vita.

Ciascuno a  modo suo trova le risposte che cerca e quasi tutti il compagno o la compagna con cui ci si augura di costruire qualcosa nella “realtà”.

Alessandro ed Annalisa nello specifico hanno un percorso altalenante, intriso d’invidia e momenti passionali, anche se è più che evidente  la loro complicità e sintonia. Per la ragazza è molto difficile lasciarsi andare dato che il lavoro di Alessandro la riporta nel baratro di un passato mai affrontato,  è un memorandum costante di quello che ha perso e che l’ha marchiata per sempre. Alessandro ne è consapevole e, alla felicità di aver trovato finalmente la sua “metà”, si alterna la paura di perderla alla fine del programma.

Non posso averti per poi vederti andare via.

A volte il destino decide di metterci dinanzi a scelte davvero inimmaginabili, ma forse è solo la sua maniera per mostrarci la strada che deve imboccare la nostra vita per riemergere dal mare del tormento.

Se voglio andare avanti devo fare i conti con il passato.

Consigliato a chi si sente “diverso”, “sbagliato”, poiché spesso non c’è cosa più bella…

Tu sei riuscita a vedere oltre la facciata che mi sono costruito per ripararmi dal dolore, e le nostre anime si sono toccate, i nostri dolori si sono riconosciuti e chissà come, sono riusciti a guarirsi a vicenda.