Recensione: Ascoltami ora. Storie di bambini e ragazzi oncologici - Maricla Pannocchia

 




Titolo: Ascoltami ora.
Autore: Maricla Pannocchia
Data di pubblicazione: 17 gennaio 2020

Giudizio: 💗💗💗💗💗



"Ascoltami ora - storie di bambini e ragazzi oncologici" non è un romanzo, non è un saggio. E' un libro che sa di vita, un insieme di storie che aprono la porta e conducono il lettore nel mondo dell'oncologia pediatrica.
Anticipate da una prefazione a cura di Maricla Pannocchia - fondatrice e Presidente dell'Associazione di volontariato Adolescenti e cancro, e ideatrice del libro - le storie  offrono uno spaccato reale sulle difficoltà, la forza, il dolore e la gioia dei giovani malati di cancro. 
Un libro necessario per farsi un'idea più realista delle problematiche che colpiscono il mondo dell'oncologia pediatrica, come la scarsità di fondi dedicati alla ricerca sui tumori infantili, "Ascoltami ora - storie di bambini e ragazzi oncologici" vuole dare voce a tutti i bambini e i ragazzi che stanno lottando, che sono guariti o che sono diventati angeli e alle loro famiglie e regalare al lettore un'esperienza intensa, emozionante, a tratti anche difficile, ma che lascia una traccia indelebile nell'anima.
Il ricavato delle vendite del libro, tolte le spese vive, sarà devoluto ai progetti della nostra Associazione e al progetto a Pristina (Kosovo) della fondazione Cure2Children ONLUS.




Recensione
Per ogni storia letta c’è una goccia di speranza in più

 

Per iniziare e finire questo libricino ho dovuto dar fondo a tutta la mia forza. Ãˆ semplicemente dilaniante leggere le storie di chi, per sua sfortuna, ha avuto a che fare con il cancro in età pediatrico-adolescenziale. Bambini e ragazzi che spesso non c’è l’hanno fatta…

Ho vissuto il calvario connesso alla scoperta di questo “mostro” infido con mio padre un paio d’anni fa, per cui comprendo molto bene l’angoscia e l’impotenza che attanaglia i familiari dei malati, la disperazione ed il coraggio di lottare fino all’estremo, quella rassegnazione che non vuole arrivare….Per chi assiste ad una tale via crucis è un po' come morire dentro insieme ai propri cari, ma per chi affronta in prima persona il dramma è ancora peggio. Quando poi si tratta di giovanissimi il cuore sanguina ancor di più. Perché avrebbero diritto soltanto a giocare, a divertirsi, a “mordere la vita”, non a passare le loro giornate in un letto d’ospedale tra chemio ed interventi. Questi piccoli “angeli” trovano però anche in tale avverso frangente il modo di confortare che gli sta accanto, di restare a testa alta nel mare del dolore, di sorridere e sperare nel futuro.



Gaia[..] ha portato il suo sorriso e la sua luce ovunque, ci ha mostrato il vero significato della forza e del coraggio e attraverso lei abbiamo conosciuto il vero valore della vita e dell’amore.



Codesto aspetto getta una luce quasi “divina” su di un qualcosa che non si può definire altro che terrificante. Una luce che è l’unico balsamo di cui possiamo servirci per non affogare nelle grinfie della sofferenza.



Tu, figlia mia, eri una figlia speciale, sicuramente venuta al mondo perché dovevi compiere la volontà di Dio…portare sempre e comunque la sua parola…anche nei momenti più bui…



Al di là di ciò, appare sconcertante che ancora oggi, nel terzo millennio, con tecnologie all’avanguardia in ogni campo dello scibile, centinaia di bambini e ragazzi continuino a morire. Purtroppo, le industrie farmaceutiche trovano poco remunerativo investire tempo e soldi nello sviluppo di farmaci oncologici pediatrici, perché l’incidenza dei tumori in quella fascia d’età è minore rispetto all’età adulta. Per questo, vengono utilizzati spesso medicinali vecchi di anni e non pensati per pazienti minori. Una vergogna inaccettabile!

Per cercare di “invertire la rotta”, è molto importante l’operato delle associazioni no profit come “Adolescenti e Cancro” di Maricla Pannocchia, che mirano a sensibilizzare le masse e a portare avanti progetti concreti per aiutare i piccoli malati e le loro famiglie.

Attraverso l’acquisto di questa raccolta di testimonianze ciascuno può dare il proprio contributo ad una causa non solo giusta, ma DOVEROSA, poiché "i nostri figli sono il nostro futuro, se li ammazziamo o li lasciamo morire, non avremo nessun futuro, il mondo si autodistrugge!.”

Un piccolo gesto può fare la differenza, le montagne si costruiscono partendo dai detriti!



Noi abbiamo il dovere di dar loro la vita, abbiamo il dovere di curarli all’impossibile.

 


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