Le
risposte, a volte, non arrivano con le parole, ma con i gesti.
Una lotta secolare,
quella tra bene e male, raccontata in chiave quasi fiabesca e un tantino
inquietante, all’interno di un piccolo paese sulle sponde di un lago, sullo
sfondo di una villa familiare, Villa Blu, che si erge al limitare di un
bosco dove si odono misteriosi e inquietanti scampanellii, cupi lamenti che
risalgono dal pozzo del giardino e grida stridule di gufi e corvi. Tutto ha
un significato preciso, ogni cosa fa parte di un puzzle i cui pezzi pian piano
vanno al loro posto, chiudendo un cerchio che affonda le radici nel passato.
Nel
bosco il silenzio. Un silenzio di pace e di armonia. Anche vicino al casello
ferroviario in disuso. Nessuno scampanellio. Solo i rumori naturali del bosco.
A Villa Blu, è tornata la gioia.
Sulle note musicali del
pianoforte e del semisconosciuto hangpan, si dipana una vicenda
che intreccia “ieri” e “oggi”, dolore e gioia, sofferenza e risate, amore e
morte, soprannaturale e fede. I tre fratelli Tommaso, Francesco e Mattia,
tornati a Villa Blu dopo la morte dell’amato nonno Ascanio, si ritroveranno a
loro insaputa vittime del gioco perverso e malvagio di Nerina Eran, ex stella
del cabaret e cultrice delle arti oscure, che cova un odio atavico verso la
loro famiglia. Per puro godimento personale ella compie azioni spregevoli ed
incomprensibili contro gli altri, ma a fronteggiarla c’è la forza della magia
bianca, dell’amore, della comprensione e del perdono, simboleggiate dalla
saggia e dolce pasticcera Amabile, dalla reverenda Katherine e da altri
personaggi “positivi”.
Scacciate
la disperazione, lasciate fluire le energie positive, i pensieri di bene. Vi
guideranno nelle scelte giuste.
Al centro il legame
intenso e bellissimo dei tre fratelli, diversi eppure uniti anche dinanzi
alle difficoltà , un legame che saprà sfidare la morte e il tempo per riportare
la pace e l’armonia nel paese, assicurando giustizia a vittime innocenti
del passato.
Il mondo della magia si
mescola a quello reale portando scompiglio ai destini individuali in
congiunzione con lo spirito della natura, che donano al manoscritto un’atmosfera
mistica e reverenziale.
Ci
sono dei fiori vicino al pozzo, gli stessi fiori che aveva visto il giorno
prima nel bosco intorno al casello della ferrovia.
Una storia
all’apparenza semplice ma ricca di sfumature, di spunti di riflessione, di
sguardi attenti sull’animo umano e sulle sue emozioni, paure e speranze, uno
“spaccato esistenziale” su ciò che è giusto e ciò che non lo è.
Un libro forte,
profondo e a volte crudo, che vuole essere insieme descrizione e
monito, quadro e spettatore della vita, per invitare il lettore a compiere
“la scelta giusta” e a non giudicare niente
e nessuno dalle sole apparenze. Perché a volte la vera bellezza ce
l’abbiamo davanti ma non riusciamo a vederla perché abbagliati da false
perfezioni…
Apri
i tuoi occhi alla bellezza. Guarda questi fiori, il cielo, guarda il lago.
Consigliato a tutti
perché in ciascuno di noi, ogni giorno, bene e male lottano tra loro per
emergere…
Togliete
dai vostri cuori la paura, la rabbia e il dolore. Lasciate spazio alla pace,
all’armonia e all’equilibrio.
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