Ogni martedì e venerdì Piranesi si incontra con l’Altro per raccontargli le sue ultime scoperte. Quest’uomo enigmatico è l’unica persona con cui parla, perché i pochi che sono stati nella Casa prima di lui sono ora soltanto scheletri che si confondono tra il marmo.
Improvvisamente appaiono dei messaggi misteriosi: qualcuno è arrivato nella Casa e sta cercando di mettersi in contatto proprio con Piranesi. Di chi si tratta? Lo studioso spera in un nuovo amico, mentre per l’Altro è solo una terribile minaccia. Piranesi legge e rilegge i suoi diari ma i ricordi non combaciano, il tempo sembra scorrere per conto proprio e l’Altro gli confonde solo le idee con le sue risposte sfuggenti. Piranesi adora la Casa, è la sua divinità protettrice e l’unica realtà di cui ha memoria. È disposto a tutto per proteggerla, ma il mondo che credeva di conoscere nasconde ancora troppi segreti e sta diventando, suo malgrado, pericoloso.
Piranesi è un
libro magico, affascinante. Un mare di parole che ti entra dentro a piccole
onde, cullandoti e tenendoti al sicuro, mentre ti racconta una storia
bellissima ma al tempo stesso triste.
So che molti trovano la copertina di questo libro stupenda,
però ammetto che a me non ha conquistato, mi dava un po’ l’impressione di
qualcosa di “barboso”, troppo altisonante per i miei gusti. Grazie alle
recensioni entusiastiche che leggevo qua e là , invece, ho rischiato e…
menomale! Com’è che si dice? Mai giudicare un libro dalla copertina. Quanta
verità , nel mio caso!
Piranesi è un uomo che abita in una Casa suddivisa in
infiniti Saloni, ognuno adorno di statue maestose. Non esiste un mondo
al di fuori della Casa, perché è
impossibile uscire dalla Casa. La Casa è enorme: suddivisa in tre
livelli, ha tutto ciò che serve per poter “vivere”. C’è il mare, le nuvole, la
pioggia, il sole, gli uccelli. Piranesi può pescare, usare le alghe essiccate
per crearsi bende o fasce, confortarsi con le statue. Annota i suoi pensieri in
dei diari, e si dedica anima e corpo a tenere la Casa in ordine, pulita, venerata.
Piranesi ama la Casa, è assolutamente
entusiasta di vivere tra quelle statue bellissime. Ed è assolutamente convinto
che la Casa ami lui, per questo gli
concede di poter mangiare pesci, gli fa trovare conchiglie meravigliose, gli fa
ammirare le stelle.
Piranesi custodisce tutto ciò che c’è nella Casa con estrema
venerazione, come, ad esempio, con i quattordici scheletri presenti nei Saloni.
Porta loro delle offerte, gli parla, si assicura che non vengano mai intaccati
da qualche marea capricciosa.
Sono convinto che il Mondo (o, se preferite, la Casa, dal momento che i
due sono in definitiva la stessa cosa) desideri avere un Abitante perché sia
testimone della sua Bellezza e beneficiario delle sue Benedizioni.
L’unico contatto vero
che ha è con l’Altro, la seconda e sola persona viva che abita nella
Casa oltre lui. L’Altro lo vede soltanto due volte a settimana, per un’ora
precisa, in cui discutono di scienza e della ricerca della Conoscenza. L’Altro è ossessionato nel riuscire a trovare
questa Conoscenza, qualcosa che possa consentire all’uomo di creare cose col
solo proprio pensiero.
Un giorno, però, nella Casa arriva un intruso: una 16
persona! L’Altro sembra esserne spaventato, impazzito, mette in guardia Piranesi
che però è incuriosito, affascinato. Ed è da qui che la storia inizia a
cambiare, che Piranesi inizia a rendersi conto che alcune cose sono strane, non
combaciano con i suoi ricordi e anzi,
sembra rendersi conto di non avere
ricordi del passato. Forse questa
sedicesima persona non vuole far loro del male, ma piuttosto salvarlo… Ma da cosa? Com’è finito Piranesi
in questa Casa? Chi è
Piranesi? E l’Altro?
Preparatevi perché le risposte sono davvero scioccanti,
tanto da ricordare molto una storia di true
crime terrificante in versione “mondo magico”!
La scrittura della Clarke è coinvolgente, un labirinto
intricato di emozioni, poesia, maestosità , misteri da risolvere. Allontanarsi
dal libro sarà molto difficile!
Il finale è un po’ “sfumato”.
Abbiamo, sì, le risposte fondamentali che ci aspettavamo, però non tutto viene
spiegato e approfondito in modo dettagliato. Questo da un lato crea un po’ di
delusione, però dall’altro sembra essere giusto. Forse, se la Clarke ne avesse
parlato troppo, il mondo della Casa avrebbe perso quell’alone magico e
misterioso che tanto la rende affascinante… E, soprattutto, la bellezza di Piranesi sta nel suo insieme: Piranesi è un viaggio insolito,
delicato, con un protagonista molto tenero, ingenuo, a cui è impossibile non
sentirsi legati e sperare che riesca a trovare il modo di potersi riscattare,
di vivere con la sua amata Casa senza rinunciare alla sua vera vita. Il
racconto di una storia d’amore per qualcosa di effimero e tangibile al tempo
stesso, per un posto in cui non è possibile vivere ma che è impossibile da
lasciar andare!
Forse stare insieme agli altri è proprio così. Forse anche le persone
che ti piacciono e ammiri immensamente possono farti vedere il Mondo in modi
che preferiresti non vedere.
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