Recensione: Aotheria. Il destino di shyn - Flavio Rosa

 




Titolo: Aotheria. Il destino di Shyn
Autore: Flavio Rosa
Data di pubblicazione: 25 marzo 2021

Giudizio: 💗💗💗💗

Aotheria, un continente un tempo pacifico e ordinato, oggi sull'orlo del collasso. Un territorio inesplorato per Shyn, che nel giorno del suo ventesimo compleanno, stufo di una falsa verità, scopre il suo passato andato perduto. Una scelta difficile da accettare lo porterà ad esplorare nuove frontiere, per lui considerate inaccessibili. Nuovi e vecchi compagni si uniranno al suo viaggio, facendogli scoprire il resto del mondo, molto più complesso di quello che poteva immaginare. Potrà fidarsi o lo tradiranno alla prima occasione? Il duro addestramento sarà sufficiente per affrontare i pericoli a cui andrà incontro? Riuscirà a compiere il suo destino? Queste e molte altre domande tormenteranno le sfide che si presenteranno sul suo cammino.





Recensione

Sei la nostra unica speranza.



Nella terra di Aotheria abitano elfi, alux, nekarziani, goblin, uomini ed altre creature. Spinto da una sete di potere senza pari, l’alux Xion uccide il legittimo Re e suo fratello Selethys, primo ministro, divenendo lui stesso sovrano e cominciando ad assoggettare i popoli confinanti. Gli elfi e gli antay vengono sterminati, mentre goblin e nekarziani sottomessi.

Shyn è un elfo che sin da piccolo vive nella foresta di Kikorangi col fido scoiattolo Gipsi ed il druido Abèl. Col tempo ha imparato a conoscere e rispettare la natura, acquisendo anche le antiche arti magiche per servirsene. Alla soglia dei vent’anni, Abèl gli svela la sua provenienza prima di venire ucciso dall’alux Kardax, nipote di Xion. Shyn riesce a catturarlo e, grazie all’effetto di alcuni semi, scopre che egli è tenuto soggiogato da Xion. Dopo aver compreso di avere un comune nemico, i due decidono di allearsi per ucciderlo. Inizia così un lungo viaggio attraverso Aotheria, che li porterà all’incontro con la maga Ashrym ed alla scoperta di un’inquietante realtà cui solo loro sembrano poter porre rimedio…



Nessuno è mai riuscito a tornare da queste missioni, da tutti e tre i templi. Per questo motivo abbiamo bisogno di voi…



Un fantasy dall’inizio claudicante, che man mano accelera e conduce in un mondo tutto da scoprire, dove il coraggio e la fiducia dovranno vedersela con la falsità ed il desiderio d’invincibilità di un singolo. Scontri tra popoli s’intersecano con la magia, vicende personali con la storia del Continente, avventure rocambolesche con la morte e la conquista del vero Io.



Quella che aveva di fronte era veramente sé stessa, ma non la parte migliore come gli aveva detto, bensì il contrario. […] Non poteva quindi distruggerla, non poteva eliminare una parte di sé. Doveva accettarla.



Shyn, da semplice ragazzo vissuto nella foresta con i suoi amici animali, si ritrova catapultato in ambienti sconosciuti quanto ostici, invischiato in una caccia all’uomo (o meglio all’alux) cui non si sente preparato, per diventare alla fine il tassello centrale del destino di Aotheria. Ce la farà o la paura di non essere all’altezza farà avverare il peggio?



Oh Gipsi, hai sentito cosa dobbiamo fare? E’ un suicidio!



Al suo fianco c’è l’alux Kardax, spietato assassino, abile guerriero e stratega, e Ashrym, maga umana insicura e pasticciona che prenderà pian piano coscienza delle sue capacità. Entrambi, come Shyn, dovranno fare i conti con ciò che li aspetta e dar fondo a tutte le loro risorse per sopravvivere.



[..] Fino a quel momento aveva chiesto l’energia della natura per guarire, ma forse avrebbe potuto prenderla in prestito anche per combattere quell’ultima battaglia.



Una storia davvero avvincente, scritta in modo molto approfondito dal punto di vista geografico e descrittivo, un po' meno da quello ortografico, che pone al centro la diversità come elemento di unione e non di divisione. Ciascuno apporta un contributo alla causa comune che altrimenti non potrebbe essere affrontata. Una metafora della società odierna che dovrebbe fondarsi sull’accettazione e comprensione, sulla considerazione del “diverso” come opportunità e non come minaccia



…come hai potuto vedere non eravamo così differenti una volta, anzi eravamo un unico popolo.



Consigliato a chi adora volare sulle ali della fantasia senza disdegnare una sana riflessione!


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