Recensione: Nuvole al tramonto - Domenico Corna

 




Titolo: Nuvole al tramonto
Autore: Domenico Corna
Editore: Robin (20 aprile 2021)
Giudizio: 💗💗💗💗💗

Una ragazza si ritrova divisa tra la realtà e un mondo alternativo creato interamente dalla sua mente. L'immaginazione la obbligherà ad attraversare un percorso ricco di imprevisti e di dolore, sullo sfondo di una piazza cittadina popolata da una gioventù alla deriva. Gli enigmi che Martina tenterà di risolvere sono anche gli enigmi del lettore che, in un romanzo romantico e contemplativo dove si integrano fantasy, dramma e poesia, cercherà la propria storia introspettiva, filosofica, umana.




Recensione

La fantasia può arrivare dove vuoi. In paradiso se lo desideri o all’infelicità più buia se pensi possa esistere e ne hai paura, farti vivere incubi terribili da poterli chiamare inferno.



Poesia metaforica, immaginazione, realtà, dolore, incredulità e comprensione impregnano questa singolare “favola per adulti”, un racconto in apparenza un po' ambiguo nelle sue tinte filosofiche e fantasy, che conduce però a profonde riflessioni introspettive sulla natura umana.

Martina è una ragazza un po' strana, sin da bambina preferisce la compagnia degli animali a quella delle persone, e per questo, viene spesso punita dal padre. Ormai esasperato, l’uomo la rinchiude due ore ogni pomeriggio per una settimana nello sgabuzzino delle scope, dove Martina crea con gli occhi della mente un mondo parallelo in cui rifugiarsi per scacciare la paura di quel buio spazio angusto. Lì ci sono Edi e Ginetta, madre e figlio con cui trascorre momenti sereni e spensierati. Terminata la punizione, Martina non ha più modo di entrare nello sgabuzzino e pian piano dimentica quel luogo meraviglioso.

Ormai adolescente, si lega ad un gruppo di ragazzi che popolano la piazza cittadina. Tra uno spinello e una canzone alla chitarra s’intrecciano e perdono vite, finché  Martina una notte inizia a non stare più bene…



…quella sera era accaduto qualcosa di sconosciuto, al di fuori del proprio controllo, qualcosa di più grande a cui non riusciva a dare una spiegazione.



Dalle pagine emerge con prepotenza la contrapposizione tra la crudele realtà e la serenità del mondo inventato da Martina, il contrasto tra la sofferenza e i problemi che affronta nelle sue giornate in piazza e la calma e fulgida bellezza del posto immaginario, la distanza tra il terrore di affrontare i demoni interiori e il lasciarsi andare fiduciosi all’abbraccio delle “nuvole al tramonto”, sorta di libri illustrati che mostrano ciò che è stato.



Queste devono proprio essere le strane nuvole raccontate da Ginetta, quelle con lo straordinario potere di rendere viva l’immaginazione.



Un viaggio sorprendente e a tratti incredibile in sé stessi, un’odissea che partendo dall’infanzia conduce la protagonista a capire come si sia ritrovata a perdersi nel labirinto della fantasia. Una ricerca spasmodica della propria identità, i cui frequenti ostacoli hanno spinto Martina ad abbandonarla in favore di una dimensione irreale. Quando però la memoria ritorna allora bisogna fare i conti con la perdita di ogni certezza e con interrogativi senza evidente risposta…



Una connessione ci deve essere, in qualche modo le vostre vite hanno qualcosa in comune.



Un libro non facile, che spinge il lettore a dover andare avanti e indietro tra eventi passati e presenti, tra realtà e fantasia, spesso perdendosi nel mentre, nel cercare di trovare un senso al tutto. Senso che forse alla fine è già dentro di noi…



Non se ne era accorta, aveva ridato l’esistenza alle proprie vite giocando a lungo con loro.



Consigliato a chi ha la pazienza e la costanza di percorrere gl’intricati corridoi della mente!

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