Recensione: Io, la strega e le sedie - Miriam Iossa

 




Titolo: Io, la strega e le sedie
Autore: Miriam Iossa
Data pubblicazione: 17 luglio 2022
Giudizio: 💗💗💗💗💗

Giovedì, un portone azzurro, quattro donne. Una Strega.
Da quel momento la vita di una bambina prenderà una direzione diversa, per sempre.
Gli amori, le amicizie, le delusioni, le speranze, i sogni.
Quella bambina, passo dopo passo, troverà il suo posto nel mondo, diventerà grande.
Una storia travolgente, ricca di colpi di scena, che fa ridere e piangere; una riflessione sulla vita, sulle sue amare contraddizioni e sulla sua disarmante bellezza.
Uno stile tagliente, una narrazione avvincente, capace di catapultare il lettore all'interno di una storia che lascia il segno.
Miriam Iossa, attraverso i suoi personaggi, ci permette di rivivere i momenti più emozionanti e drammatici dell'esistenza umana; ci accompagna in una riflessione su ciò che siamo stati, su chi siamo adesso e su quello che vorremmo essere un domani.




Recensione


La perfezione no, quella non esiste. Ma il perfezionarsi sì.



Un percorso di vita tra infanzia, adolescenza ed età adulta nella splendida e variopinta cornice della città di Napoli, dove la “sedia” diventa il simbolo della ricerca del proprio posto nel mondo.

La protagonista inizia col parlare del periodo delle scuole elementari, dei suoi sogni di bambina e della fiducia incondizionata nei genitori. Ha una migliore amica, Federica, che tenderà a mettere un po' da parte quando conoscerà Akannì, un compagno di colore di cui s’innamorerà, e la “Strega”, una vecchia signora che abita in un palazzo dal portone azzurro. Pian piano si fa strada in lei una feroce ribellione nei confronti del conformismo e del bigottismo del padre e della madre, ribellione che la condurrà ad intrecciare il suo cammino con quello di altre persone che l’arricchiranno e l’aiuteranno a comprendere meglio sé stessa. Perché non è fuggendo o dando la colpa agli altri che si trova la felicità.



Il problema era l’idea che di me avevo io.



Un racconto di “formazione”, dal sottofondo pedagogico, che, attraverso le varie esperienze del personaggio principale, mira a far riflettere sui contrasti generazionali e sulla difficoltà di trovare l’identità individuale. Un racconto aspro con note di dolcezza ed intensità che toccano il cuore e spingono a riconsiderare il lancio superficiale di giudizi ed etichette. Un racconto con al centro l’amore nelle sue diverse forme, un sentimento capace di plasmare l’anima e di donarle luce e speranza, insieme ad una superiore comprensione degli sterili stereotipi imposti dalla società.



Mi definisco una persona capace di sentire l’amore. Sono orgogliosa di questo. Nella mia vita ho avuto la fortuna di amare e di essere amata da “esseri” che provano amore. […] Il resto è svilente categorizzazione.



Un elemento importante nella narrazione è la “sedia”, il posto preparato per la protagonista dai vari attori secondari, comparse più o meno importanti sul palcoscenico della sua esistenza, che, di volta in volta, la porteranno ad effettuare la “muta”, la naturale evoluzione di sé stessa.



La vita è come un campionato, se lo vuoi giocare devi saperti cambiare in base agli avversari.



Attraverso la voce della “Strega” proliferano tra le pagine massime e riflessioni dall’alto valore morale ed intellettuale, perle di saggezza che districano dubbi ed insicurezze, infondono coraggio e forza, invitano all’analisi interiore e chiariscono cose apparentemente inspiegabili.



Quello che Tu pensi degli altri cambia insieme a Te. Cambi Tu, non loro.



Una storia che riassume in sé la storia di ognuno di noi, una storia lastricata di gioie, dolori, separazioni, incontri, viaggi, scelte, sbagli, desideri, aspettative, rimorsi e sorprese, da cui si può uscire vincitori o vinti, ma comunque modellati dagli eventi e dalla consapevolezza acquisita.



Ognuno combatteva per sopravvivere nel vortice dei suoi mille se stessi.



Consigliato a tutti quelli che non hanno timore di scavare nell’intimo!



Abbraccia sempre le altre Te che sei stata, tienitele strette, sono le uniche compagne di viaggio di cui non puoi fare a meno se vuoi arrivare lontano.

 

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