Recensione: Sara e i mille mila- Gabriele Missaglia

 




Titolo: Sara e i mille mila
Autore: Gabriele Missaglia
Editore: Il Ciliegio (31 marzo 2023)
Giudizio: 💗💗💗💗💗


Sara, spaventapasseri del regno delle Spighe Dorate, è stata assegnata a un campo per la prima volta. Deve difenderlo dalle gazze ladre. Poiché fa parte di una delle famiglie più in vista tra gli spaventapasseri, c’è una grande attesa per questo avvenimento. Tutti sono curiosi di vederla all’opera. Un giorno, sul campo da lei custodito, cade Baza, un piccolo uccello dalle piume del colore dell’arcobaleno del quale Sara dovrà prendersi cura. L’incontro con Baza travolgerà la protagonista, la sua vita e tutte le sue convinzioni.








Recensione

Essere buoni va oltre l’apparenza.



Una fiaba molto semplice ma dal contenuto incisivo che veicola un importante messaggio per l’umanità: solo l’amore può salvarci!

Sara è una spaventapasseri discendente di una illustre famiglia denominata il “terrore dei cieli”, i Foghel Scoiche. Da generazioni il loro compito è sorvegliare e difendere i campi del regno delle Spighe Dorate dagli uccelli, in particolare dalle famigerate gazze ladre.

È giunto il momento di intraprendere la sua carriera lavorativa, per dare nuovo lustro al nome che porta, anche se le sue aspirazioni sono altre. Dopo un inizio incerto, col tempo acquisisce una placida routine, fino a quando non s’imbatte in Baza.



Era la prima volta che era a contatto con il nemico.



Una manciata di secondi per decidere cosa fare, se seguire la testa o il cuore, il dovere o i sentimenti. Cosa sceglierà Sara?



Dipendeva tutto da lei.



Un racconto toccante, commovente ed emozionante, che abbaglia la mente con la luce di una verità troppo spesso ignorata. Un racconto breve eppure intenso, con personaggi iconici sapientemente descritti e portatori di idee e valori in antitesi. Un racconto amaro, che pone in evidenza l’importanza dell’essere e delle proprie convinzioni, anche a scapito di un sistema ritenuto “giusto”.



Di come si deve vivere non avete capito nulla.



Uno spaventapasseri ed un uccello riescono in poche pagine ad insegnare il significato di termini come compassione, amore, spirito di sacrificio, fratellanza e coraggio, regalando speranza per un futuro migliore. Attraverso un legame “innaturale” per i più, ecco che si comprende la realtà delle cose e l’ipocrisia serpeggiante nella società.



A te interessa il nome che porti, non le persone a cui lo hai dato.



Una favola davvero bella, pulita e lineare, in cui risuona l’eco di Antigone e dell’atavica lotta interiore tra diritto e giustizia, non sempre coincidenti. Chi ha maggior forza d’animo e capacità di mettersi in discussione riesce a vedere oltre la struttura preconfezionata della comunità, e ad agire usando la propria testa.



Hai fatto la cosa giusta: sono loro a sbagliare.



Stupende le illustrazioni a corredo dello scritto, che aiutano ad immaginare le varie scene e favoriscono l’empatia.

Consigliato a tutti, perché a volte leggere le fiabe può tornare utile per “rinfrescare” insegnamenti e perle di saggezza che dovrebbero ormai far parte del bagaglio culturale di ognuno.



Fidati di me.


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