Cos’avrei fatto di diverso se avessi saputo che non ci sarebbe stato un
domani? Tutto. Avrei fatto tutto in modo diverso.
Se Jennifer Armentrout scrive un nuovo libro, noi dobbiamo
leggerlo. Anche se si tratta di un Young
Adult… e, ahimè, questa categoria è quasi sempre una tragedia, anche
per gli standard della Armentrout.
Dire infatti che la
storia d’amore tra i due protagonisti, qui, è banale è dir poco. È scontata,
noiosa, davvero deludente. E questi aggettivi non sono certo una novità per
i romanzi di questa categoria, ma dalla Armentrout mi aspetto molto di più. In
passato ci ha regalato libri davvero emozionanti e coinvolgenti, protagonisti
appassionanti, momenti ironici e divertenti, ma anche tristi e riflessivi. I
cliché non mancavano, certo, ma l’autrice riusciva ad inserire nella trama quel
tocco di originalità che riusciva a catturarti fino alla fine del volume.
Tra ieri e domani
ha questo tocco, anche se, a parer mio, trattato poco approfonditamente. Prima
di arrivare a questo, però, facciamo un passo indietro e riprendiamo il
discorso della storia d’amore. La nostra protagonista è Lena, una diciasettenne
nerd che gioca a pallavolo, perdutamente innamorata del suo migliore amico
Sebastian. Sebastian è, ovviamente, uno strafigo colossale, e i due sono vicini
di casa e amici da quand’erano bambini.
Nonostante per quasi tutta la sua adolescenza (e pochi mesi
prima dell’inizio della storia che leggiamo) il ragazzo sia stato fidanzato con
la “più bella” della scuola, tra lui e Lena c’è quest’abitudine per cui
Sebastian si intrufola quasi quotidianamente in camera sua, di sera, e stanno a
“coccolarsi” e divertirsi. Vi prego, mi
si stavano cariando i denti mentre leggevo queste scene!
Lena è sotto mille treni per lui, ma chissà come nessuno
pare accorgersene. Sebastian sta messo pure
peggio di lei, ma anche in questo caso tutti hanno i salami sugli occhi, in
primis entrambi i protagonisti. Perché sia mai che la loro amicizia venga
rovinata per un sentimento “non corrisposto”.
Fortunatamente il
vero fulcro di questo romanzo, quello che divide la vita di Lena in “Ieri, oggi
e domani” è un altro. Anche perché, se la trama si fosse poggiata solo e
soltanto sulla storia d’amore, il libro sarebbe finito dopo il primo capitolo!
Ieri è la vita
spensierata che Lena, da normale adolescente, conduceva. Andava a scuola,
usciva con le amiche del cuore, andava alle feste. Il suo unico pensiero era
per Sebastian, e le sue preoccupazioni per il college da scegliere.
Oggi è la vita di
Lena dopo un terribile incidente: l’auto su cui viaggiava insieme ad alcuni dei
suoi amici più cari è uscita fuori strada, e le conseguenze sono terribili. La
ragazza dovrà affrontare il dolore, il lutto, la responsabilità che sente
ricadere sulle sue spalle. Temi che un adolescente ritiene lontani anni luce
dal proprio mondo e che tratta con leggerezza perché mai penserebbe che,
appunto, possa succedere proprio a lui.
Domani è la forza
che Lena deve trovare per andare avanti, grazie al sostegno della sua famiglia,
a quello reciproco che deve
scambiarsi con le sue amiche, e a quello dello psicologo che la aiuta nel
difficile cammino dell’accettazione e superamento del trauma.
Quanto può cambiare la vita di una persona per una singola
scelta sconsiderata? Quante volte noi
stessi abbiamo corso rischi inutili prendendo alla leggera azioni che
potevano generare conseguenze orribili?
Tra ieri e domani fa
riflettere davvero tanto su questi temi, temi che spesso ignoriamo o fingiamo
non siano pericolosi come in realtà potrebbero rivelarsi. Mi sarebbe piaciuto
che la Armentrout li avesse approfonditi meglio, indagato più a fondo nel
dolore che una persona può provare, marcato ancora di più l’accento
sull’indifferenza della vita che va avanti nonostante la tua sia appena
crollata in mille pezzi.
Nonostante ciò, capisco che trattandosi di uno Young Adult, rendere la lettura ancora
più “pesante” avrebbe magari limitato il proprio pubblico, divenendo troppo angoscioso per dei lettori
adolescenziali.
Ed essendo rivolto soprattutto a loro, il romanzo merita di essere letto per questa lezione di vita sacrosanta
su cui ognuno di noi dovrebbe riflettere e assorbire dentro di sé, per essere
più coscienziosi e giudiziosi in futuro.
I difetti del volume sono tanti, tantissimi: i personaggi
poco caratterizzati, poco “empatici” per il lettore; la storia d’amore che… lasciamo
stare!; i dialoghi romanzati, la protagonista che legge i libri di Sarah J.
Maas… Ahah scherzo! Come ho detto,
però, lo consiglio comunque come lettura, soprattutto ai più giovani (ecco, se
dovete fare un regalo ad un adolescente e non sapete quale Young Adult prendergli, questo sarebbe una buona opzione!), ma
anche ai più grandi che, se come me sono stufi dei cliché triti e ritriti,
apprezzeranno sicuramente il tema principale trattato dall’autrice.
Saremmo cresciuti e con noi la distanza che ci separava. Era
terrificante, ma per il momento, in quel preciso istante, avevamo ancora
domani.